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A cura di Federica Scandolo

Portello

Chiusura anticipata per l’unica aula studio aperta fino a tardi: nel “Pollaio” si va a dormire alle 19.30

L’aula studio “Pollaio”, nell’edificio Paolotti di via Belzoni a Padova è frutto dei moti studenteschi del Sessantotto: è stato il primo spazio, insieme al vicino “Acquario”, riservato allo studio di gruppo, ad essere autogestito dagli universitari padovani. La storia di questa aula studio è il simbolo di un progetto che da sempre vuole far fronte alle esigenze degli studenti che, ogni giorno, fino all'1, possono trovare uno spazio per studiare.

Il 29 luglio 2016, l’università di Padova ha comunicato ai gestori che, a partire dal giorno seguente, l’aula studio andrà chiusa alle 19.30. La motivazione brancola ancora nell’incertezza. Sono in corso i tentativi per far fronte a questa decisione, che mette in difficoltà tanti studenti, costretti a rinunciare all'unica aula studio di Padova aperta fino a tardi. Perché questa mancanza di rispetto nei conformi di uno spazio che, oltre ai 99 posti, fornisce anche un servizio di biblioteca ed emeroteca a disposizione di tutti?

Domenica 30 luglio, detto fatto. Le guardie giurate, all’ora prestabilista, invitano 70 studenti a chiudere i libri; molti di loro non sapevano nulla della chiusura anticipata e si sono trovati spiazzati. Eliminare questo servizio mette in difficoltà tutti i ragazzi che, dopo una giornata lavorativa, cercano un un posto dove studiare in pace, oltre che tutti gli altri universitari che vorrebbero concentrarsi fino a tardi. Ma, soprattutto, viene recepita come una mancanza di rispetto da parte dell’Università che, nel 2011, aveva riconosciuto la “Commissione di gestione dell’Aula Studio” in via Belzoni 7.

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