Poesia cibo per la mente: opere e vincitori del concorso indetto dall'alimentari Sumiti
Martedì, si è tenuta la premiazione del concorso poetico "Panini farciti di poesia", sponsorizzato dall'alimentari Sumiti. I vincitori sono stati chiamati a ritirare i premi in via Belzoni, dove Marco Sumiti, il proprietario del negozio, li ha accolti con un caloroso aperitivo. Il concorso, conclusosi lo scorso 15 ottobre, ha dato sfogo alla creatività di molti studenti e non, spinti a mettere su carta sensazioni, gusti e ricordi. Ingrediente principale, di queste e delle altre poesie pervenuteci, è stata la fantasia.
PRIMO PREMIO: PER OGNI SCORCIO UN PANINO. Il componimento mescola i luoghi più belli di Padova agli affettati e ai sapori più classici della tradizione. L'inizio di ogni verso fa parte di un gioco grafico che sentenzia: "Viva il panino dei Sumiti". Le cinque strofe di uno studente in giro per le vie padovane, con un certo languorino e la fissa per il panino fantasia, si aggiudicano così la vittoria; l'autore è il 23enne Nicola Vendramin, che frequenta il 5° anno di Medicina del nostro ateneo e scrive poesie per passione.
SECONDO PREMIO: E TU? Non ci sono rime, ma la forza evocativa dei versi ci fa immedesimare nell'imbarazzo della scelta che si prova dai Sumiti. Si tratta di una situazione tipica: entrare affamati nel negozio e non sapere cosa scegliere, mentre la fila procede e le alternative ti bloccano. Poesia un po' ermetica, ma assolutamente espressiva. I secondi classificati sono un gruppo di studenti delle più svariate facoltà universitarie, che, quasi per gioco, hanno deciso di cimentarsi nella poetica a nome di Teresa Massignani (la lettera A tra parentesi in calce alla poesia sta per Alessandro): "E Tu? che altro potresti prendere se non il Fantasia?".
TERZO PREMIO: E ADESSO SI MANGIA. Un vecchio studente di ingegneria ripercorre con la mente le sue pause pranzo dai Sumiti. Con un velo di malinconia, gli anni Settanta e i ricordi si intrecciano in rima. Fantasia non è solo un panino, è anche cibo per la mente; l'autore, Matteo Stornanti, è un grande appassionato di poesia e ha scritto un libro in versi che si chiama "Sfumature d'Inchiostro", il cui ricavato verrà devoluto in beneficienza.