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Giovedì, 25 Aprile 2024
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A cura di Federica Scandolo

Studenti, il popolo dello spritz "economico"

Gli austriaci, che nell'Ottocento avevano deciso di conquistare il nord Italia per chiamarlo Lombardo Veneto, non erano in grado di reggere il vino di queste zone. "Spritzen! Spritzen!", ordinavano nelle locande, e, con tutta la gentilezza del soldato straniero in terra occupata, costringevano gli osti a "spruzzare" acqua nel vino. Nasce così lo "spritz": vino bianco diluito prima con l'acqua, poi con il seltz, e infine con tutte le varianti di bitter che conosciamo oggi.

Lo spritz, bevuto soprattutto in Veneto e in Friuli, rappresenta l'aperitivo per eccellenza di queste zone. Ippocrate aveva capito, già nel V a.C, che somministrare una bevanda dal gusto amaro agli inappetenti, apriva loro il senso di fame. Dal quel momento, l'aperitivus, dal latino "che apre", si è adattato all'evoluzione culturale di tutta Italia; da Trieste, che predilige lo "spritz bianco", fino a Padova, dove si colora di rosso-arancio.

Qualche tempo fa, andava di moda chiamare gli studenti padovani "il popolo dello spritz". Del resto, se c'è una cosa che accumuna un po' tutti i giovani, è proprio questa bevanda. Ippocrate aveva ragione, ma adesso, se facciamo aperitivo, non è per stimolare l'appetito che non ci manca quasi mai, bensì per concederci un momento ricreativo. La consuetudine dice che l'orario sia poeticamente quello del tramonto: quando il cielo si tinge di arancio, dovrebbe farlo anche il bicchiere. In realtà, lo spritz si prende a qualsiasi ora del giorno, e, finchè i bar sono aperti, anche della notte.

Però, la cosa che piace di più agli studenti, oltre a fare una bella pausa dallo studio, è lo spritz "economico". Le finanze sono sgangherate, non è una novità, e non c'è cosa migliore di rilassarsi, sapendo di non dover pagare troppo per quella pausa. Dopo lezione, dopo lavoro, ma anche prima di andare a lezione, dopo un esame o senza motivo, fermarsi a bere qualcosa che costi poco ha un effetto quasi calmante.

I bar delle piazze e del centro storico, in genere, sono molto costosi per uno studente; ovviamente questo è un giudizio relativo, poiché c'è chi si può permettere una pausa in qualsiasi ambiente. Tuttavia, la grande maggioranza degli studenti padovani cerca di spendere il meno possibile ed è alla costante ricerca di locali che soddisfino quest'esigenza. 

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