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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Padova da Vivere

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A cura di PadovaOggi

Una rocca piena di misteri

Chi ha occasione di andare a Teolo e passa per la strada che va da questa località verso Castelnuovo, ha l’occasione di vedere dei ruderi di un castello sulla cima di una collina.

Questo piccolo promontorio e ricco di grotte e cavità di origine vulcanica che sicuramente furono utilizzate in illo tempore per conservare provisioni e, chissà, come carceri del castello. Deve avere affascinato anche alla mia famiglia perchè Gaspare Dondi Orologio nel 1605 trasformò il castello in villa ma con il tempo passò ad altre mani che lo lasciarono in rovina. Questa rocca fu eretta nel IX secolo, ai tempi di Federico Barbarossa e fu nota come una fortezza più inespugnabile del padovano. Sembrerebbe che il poderoso Barbarossa, in quegl’ anni lottava per la supremazia sui Comuni, si fosse innamorato di una bella fanciulla padovana di nome Speronella Dalsmanini.

La giovane era già promessa ad un altro e tutto rendeva impossibile essere corrisposto da questo amore. L’unica soluzione era quindi farla rapire dal vicario imperiale, il conte Pagano della Torre, la rinchiuse in questo castello che si chiamava, in quei tempi, Rocca Pendice. Il padre ed il promesso sposo cercarono aiuto nel popolo padovano che immediatamente organizzò una sommossa in contro del Barbarossa desiderosi tutti di liberarsi del tiranno oppressore. La bella Speronella fu quindi liberata ma ancora oggi, luogo solitario e di difficile accesso, si dice che tra le rovine del castello, vaga il suo spirito che mantiene viva la leggenda….

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