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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Padova da Vivere

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A cura di PadovaOggi

Comuni del Padovano, Casale di Scodosia origine del nome ed alcune curiosità

Il toponimo di Casale di Scodosia, secondo la tesi più accreditata, si riferirebbe al tipo di sviluppo urbano caratterizzato dalla presenza di case in diversi punti senza un agglomerato centrale. La specificazione del nome sarebbe stata aggiunta in seguito per indicare una ripartizione territoriale e amministrativa longobarda.

STORIA. Il paese è abitato sin dal II millennio a.C. ed è situato in una zona paludosa bonificata solo nel XV secolo, durante la dominazione veneziana, periodo in cui si fa risalire Casa Grompo, che spicca per il suo pregevole poggiolo in pietra. Al periodo tardo-medievale risalgono, invece, la chiesa di S. Margherita con campanile romanico e la pieve di Santa Maria di cui è conservata solo la torre campanaria. In seguito all'annessione all'Austria del 1797, il comune divenne zona di brigantaggio, sorte che condivise con altri comuni della Scodosia come Saletto.

ARTE. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, campeggia una cornucopia d'argento, ricolma di spighe e di frutta, accompagnata, in capo, da due stelle d'oro a sei raggi, disposte in fascia. Rinomato è il Carnevale del paese, denominato carnevale del Veneto.

Villa Correr
Era la dimora estiva della nobile famiglia veneziana Correr. Costruita alla fine del XVII secolo su preesistente fabbricato di proprietà di altra nobile famiglia veneziana, quella dei Valier. Attualmente la villa, a causa dello stato di degrado in cui si trova, non è visitabile; lavori di ristrutturazione del tetto portati a termine a primavera 2008. L’ala est, un tempo adibita a magazzini, seccatoi per tabacco e scuderie, è oggi tenuta in efficienza dalla Pro Loco. Notevole il parco con alberi secolari sul retro della Villa.
Chiesa di Santa Margherita: 
Si trova in località Altaura, vicino Villa Correr. La costruzione originaria risale ai primi anni dell’XI secolo, l’aspetto attuale è conseguente alla riedificazione del 1536. All’interno il soffitto affrescato risale al 1898. Ai lati dell’altare due credenze in stile barocco veneziano. Sopra l’altare si trovava una pala, trafugata nel 1981, di Santa Margherita d’Ipres alla quale è dedicata la chiesa.

Masseria Altaura
Vicino alla villa vi è la casa del Gastaldo, che era il factotum degli antichi signori, oggi la casa e la barchessa sono diventate la sede di una fattoria didattica con annessi terreni e animali da cortile, l’ azienda svolge la funzione anche di agriturismo con possibilità di alloggio, spuntini e vendita di prodotti biologici.

Casa Grompo
La famiglia Grompo, di cui troviamo notizie dal XV secolo, fu aggregata al Consiglio Nobile di Padova nel 1647 e mantenne tale status fino alla caduta della Serenissima. La costruzione risale alla fine del XIV secolo e inizialmente doveva essere una caserma. Interessante sul lato est un poggiolo in marmo bianco in stile veneziano.

Campanile
Dell’antica chiesa ora abbattuta rimane la torre campanaria che risale al XII secolo. È un bellissimo esemplare arcaico di campanile a pianta quadrata in mattoni e pietra trachitica. Le due campane, rimosse, si trovano ora all’interno della chiesa parrocchiale Santa Maria

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