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A cura di PadovaOggi

Il fantasma del castello di San Zeno a Montagnana: luci fatue e rumori inspiegabili

All’arrivo delle truppe della Serenissima Repubblica di Venezia nel 1405, Tommaso da Mantova, che era podestà cittadino per conto di Francesco Novello Da Carrara, rifiutò di seguire il suo popolo nella dedizione alla Dominante, e preferì restare fedele al suo signore fino all’ultimo, asserragliandosi con pochi fedelissimi all’interno della Rocca degli Alberi, fortezza inespugnabile voluta da Francesco il Vecchio Da Carrara nel XIV secolo. Riuscì a resistere per alcuni giorni, fino a che il castello fu occupato e Tommaso, caduto vittima di una rivolta popolare, fu giustiziato.

IL FANTASMA. Secondo la leggenda, il suo fantasma ancora infesterebbe le sale del castello di San Zeno, accendendo e spegnendo luci fatue nelle antiche stanze e soprattutto lungo le scale dell’antico Mastio voluto nel 1242 dal tiranno Ezzelino III Da Romano. Rumori provenienti dal nulla, luci che si accendono e si spengono senza motivo, rumori inspiegabili... ma non è tutto.

LA DAMA. Nel 2005, un team di parapsicologi affiancati da un sensitivo, intenzionati a rilevare presenze di fantasmi nel cortile interno del castello con una sofisticatissima apparecchiatura infra-red, hanno ripreso in modalità video una sagoma eterea. Si trattava all’apparenza di una dama, che pareva apparsa intenzionalmente come a voler dare una dimostrazione della propria esistenza in loco, un fugace saluto prima di sparire con estrema grazia tra le sale antiche del Museo Civico ospitato nel castello. 

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