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Venerdì, 26 Aprile 2024
Padova da Vivere

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A cura di PadovaOggi

Locali, discoteche, ristoranti, punti di ritrovo della Padova dei ricordi

Nostalgia,  ricordi, sensazioni... sono molti i luoghi di Padova davanti ai quali, passandovi e ricordando distrattamente cosa significavano, suscitano un sorriso malinconico sul viso di coloro che quei luoghi li hanno vissuti. Parliamo di locali, discoteche, ristoranti, punti di ritrovo per giovani e meno giovani che un tempo animavano le strade della città, che hanno avuto il loro corso vitale e che infine hanno salutato i propri aficionados, ma che non spariranno mai dalla memoria di chi se ne era affezionato. Ecco una lista di cinque luoghi rimasti nella memoria dei padovani. 

1 – EAST SIDE

La parabola della discoteca East Side, o per meglio dire Arlecchino, Mela Verde, quindi East Side e infine Gossip, è durata la bellezza di quarant'anni. Erano gli anni Sessanta quando il locale notturno di via San Marco a Ponte di Brenta aprì per la prima volta i battenti: da quegli anni all'inizio del nuovo millennio migliaia di padovani in innumerevoli fine settimana hanno varcato le sue porte, facendone un'autentica istituzione della vita notturna cittadina. Nel 2014, a 12 anni dalla sua chiusura definitiva, la storica discoteca è stata demolita.

2 – IL BANALE

La sua ultima sede è stata in via Tiziano Aspetti, ma questo locale nato nel 1984 ha, nel corso della sua storia, migrato più e più volte. La generazione che ora si affaccia sulla quarantina lo ricorda in zona Portello, in quell'ormai mitico seminterrato, quelli che invece di anni ne hanno poco più di trenta lo ricordano nella sua storica sede di via Bronzetti, forse la più nota e versatile. Almeno venticinque anni è durata la storia del circolo Banale, un vero contenitore culturale che, anche se verso la fine si era "rilassato" su una struttura che ammiccava molto più una discoteca (molti ricordano ancora con ilarità la sua playlist stabile), nel corso degli anni aveva saputo vestire molte maschere, offrendo dai concerti agli spettacoli di cabaret fino alle rassegne cinematografiche e, ovviamente, dj set e dancehall. Il suo palco è stato calcato da personalità di tutto rispetto, autentici pilastri musicali come Vinicio Capossela, Massimo Bubola, Marlene Kuntz, Tre Allegri Ragazzi Morti, Freak Antoni Subsonica, James Taylor e Bill Frisell, stelle del teatro e del cinema come Claudio Bisio, Sabina Guzzanti, Daniele Luttazzi e innumerevoli altri. 

3 – LUCIFER YOUNG

Entrare in questo storico pub di via Altinate per chi a metà degli anni Novanta fosse adolescente era senza dubbio già di per sé un'avventura. Varcata la porta davanti agli occhi dell'avventore si apriva uno scenario dantesco, complesse scenografie ispirate ai gironi infernali che strutturavano il locale come una caverna piena di demoni e arpie, anfratti, stalattiti e stalagmiti, figure inquietanti che facevano capolino dagli angoli dei suoi corridoi. La scenografia negli anni ha attirato migliaia di ragazzi fra le sue spire, attratti però non solo dall'ambiente ma anche dalle birre e dalle patatine, e dai succulenti panini al tegamino della sua cucina. Ora, al posto del Lucifer Young, sorge un bar diurno come tanti. 

4 – GIOVANNI L'ONTO

Prima che la zona di via Anelli si trasformasse in una specie di ghetto, sorgeva fra via De Cristoforis e via Martiri Giuliani e Dalmati un ristorante. All'apparenza era del tutto normale, ma avvicinandovisi un poco si scorgevano al suo interno frotte e frotte di ragazzi. Giovanni era il rifugio dello studente affamato, con i suoi toast farciti all'inverosimile, panini stranissimi e birre internazionali (quel locale fu infatti fra i primi a Padova ad importarne): abbondanti le portate, ridotti al minimo i conti, generosissimi gli orari di chiusura, Giovanni l'Onto era davvero un fulcro per la vita notturna padovana, chiudendo negli anni '80 dopo molti anni di onorato e stacanovistico servizio.

5 – LE PALAIS

Fu questo l'ultimo nome della discoteca di via Tiziano Vecellio, fra le più attive e alla moda di Padova fin dagli anni '70. Nacque come Primavera, cambiando quindi nome in M2, ma molti di coloro che la frequentarono non la ricordano tanto per il nome ma per le sue scatenate serate e per il fatto che, magrado aprisse dal martedì alla domenica non disdegnando assolutamente le serate infrasettimanali, era sempre pieno di avventori provenienti da tutto il Veneto. Nel corso degli anni il locale ha lanciato numerosi dj divenuti famosi, Francesco Giacomelli ad Alex Natale e Tommy Vee, e ha visto come ospiti speciali personaggi come Nino Frassica, Fred Bongusto ed Eva Grimaldi. Seguendo il declino progressivo del quartiere, Le Palais divenne negli ultimi tempi un locale di lap dance, e infine una sala slot.

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