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Padova da Vivere

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A cura di PadovaOggi

Comuni del Padovano, Piazzola sul Brenta: origine del nome e alcune curiosità

La denominazione più antica, Placiola o Plazola o Plateola, risale ad alcuni cenni storici del Duecento e del Trecento. Piazzola sul Brenta trova una sua identità nell’accorpare territori rurali e proprietà vescovili verso la metà del tredicesimo secolo.

STORIA. Il territorio, che oggi si espande in una lingua di terra lunga una quindicina di chilometri a ridosso del fiume Brenta, nasce dalla storia di figure come il Beato LUCA BELLUDI proveniente da una famiglia di nobili origini proprietaria terriera nel loco. Il beato LUCA, compagno di S.ANTONIO da Padova, lascia la traccia di sè portando a compimento gli insegnamenti del Santo, diventando protettore degli studenti e paciere nelle lotte fra le famiglie padovane. Ancora in proprietà il nord dell’attuale territorio della famiglia THIENE di Vicenza troviamo la nascita di S. GAETANO THIENE e di uno dei più illustri maestri della pittura rinascimentale, ANDREA MANTEGNA, in località Isola di Carturo, oggi Isola Mantegna, ancor oggi ci sono testimonianze di quell’epoca, come Villa Colombina della famiglia Ramina.

Divenuta proprietà dei Contarini, portata in dote da Maria Da Carrara, trova l’attuale Villa Contarini come coagulo proprietario dell’attuale territorio e nella costruzione della suddetta Villa, si ritiene dallo zoccolo di un preesistente castello, probabilmente dettata dal Palladio ma sicuramente nei dettami filosofici di cotanto architetto, si comincia a delineare in varie epoche la struttura centralistica di Piazzola pur rimanendo un’area rurale e dimora estiva di grande pregio dei Contarini, i quali invitavano a passare del tempo ospiti illustri offrendo loro feste, giochi, musica e teatro. Con questo insediamento presero vita nel tempo altre zone, ne testimonia il cinquecentesco capitello di S.ANNA, a fianco della chiesa parrocchiale, e in località periferiche nascevano case signorili, come la Villa Paccagnella a Presina in stile palladiano, casa Fabbro sempre a Presina, Villa Trieste a Vaccarino e la casa ora Meneghini a Tremignon. Già all’epoca Piazzola metteva radici per un ambito culturale. Con la crisi dei Contarini il degrado di Piazzola e della Villa suo perno centrale, troviamo l’acquisizione da parte di un illuminato, SILVESTRO CAMERINI e nipoti, i quali trovano nell’attuale territorio lo sviluppo della capacità imprenditoriale di bonificatore nel capostipite e industriali nei nipoti, pur Silvestro non avendo conoscenza scolastica ma sicuramente di notevole intelligenza, Piazzola vede la sua realtà da quest’uomo e dalla sua generazione a divenire.

Le fabbriche agro alimentari e conserviere che nascono a Piazzola come trasformazione di prodotti locali, le centrali elettriche per la produzione di energia sia ad uso famigliare che industriale e la ferrovia come mezzo commerciale e comunicativo, contribuendo all’ insediamento della Montecatini per la produzione di prodotti chimici, la filanda e lo iutificio dove migliaia di operai trovarono lavoro, resero il territorio appetibile a molta gente che emigrò dalla povertà dei propri lidi trovando qui un’occupazione. Piazzola, nei primi anni del novecento, era uno dei pochi luoghi dove per acquisti si adoperava moneta, mentre in molti paesi l’unico modo per acquistare era lo scambio di prodotti rurali. Di notevole rilievo è da considerare il piano urbanistico che Camerini istituì creando un centro abitativo ordinato ed espansivo in ordine quadrilatero. Durante la prima guerra mondiale a Piazzola fu istituito un fronte logistico dopo Caporetto, e nella frazione di Isola di Carturo, oggi Isola di Mantegna, fu costruito un campo di aviazione dove testimonianze, ora solo verbali, dicono che Francesco Baracca con la sua squadriglia partisse per andare in altipiano a identificare le trincee nemiche. opo la seconda guerra mondiale ci fu un declino industriale di Piazzola sostituito da varie realtà artigianali nella continua ricerca di una nuova identità. Oggi, viste le varie proposte in atto, sicuramente verso più un profilo turistico-culturale.

VILLA CONTARINI. Il territorio di Piazzola sul Brenta offre molte possibilità: aree naturali, ciclabili ma anche scorci e monumenti interessanti. Il più famoso è senza dubbio Villa Contarini. La Villa sorge sui resti di un antico castello costruito dalla famiglia dei Dente intorno all’anno Mille. Acquisito dai Carraresi, signori di Padova, fu ereditato da un membro della famiglia Contarini. Fino alla seconda metà del Seicento la Villa rimase dimora rurale: fu, infatti, Marco Contarini, Procuratore di San Marco, ad ampliare l’edificio rendendolo simile ad una Reggia e facendone uno straordinario “luogo teatrale”. Dopo un lungo periodo di abbandono il complesso fu acquistato dalla famiglia Camerini che lo riportò all’antico splendore completandolo secondo il gusto dell’eclettismo ottocentesco…

PERSONE ILLUSTRI E SPETTACOLO. Legato al comune del Padovano è Andrea Mantegna (1431 – 1506): il celebre pittore è nato nella piccola frazione di Isola Mantegna (un tempo Isola di Carturo). Negli ultimi tempi il Comune è salito alla ribalta per gli eventi dell'estate che hanno fatto della cittadina la sede ideale dei festival pop e rock.

 

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