Riviera Paleocapa è l'antico confine Sud della città. All'inizio di Riviera Paleocapa si incontra il ponte di San Giovanni delle Navi, così chiamato perché vi approdavano barconi, piccole barche e burchielli per il trasporto della lana. Il ponte, di origine romana a tre arcate, è del 1200 ma è stato rifatto più volte mantenendone le dimensioni originarie. Nei pressi del ponte aveva sede l'antica fraglia dei barcari.

Oltre il ponte si trova Riviera Mussato, lungo la quale s'incontrano alcuni tratti della cortina muraria che arrivano fino a ponte dei Tadi, che deve il suo nome a una potentissima e antica famiglia padovana e che un tempo veniva chiamato Vicentinus perché porta sulla strada per Vicenza. L'antica costruzione è di origine romana, ma il ponte, intorno al 1300, venne rifatto in tre arcate, delle quali solo due ora sono visibili, come ricorda la colonna ancora esistente. Il ponte, che in epoca medioevale era il ponte più importante della città, si erge sull'antica via Pelosa, importante arteria medioevale che portava a Montegalda.

Poco prima della Torre della Specola e dell'Osservatorio Astronomico, si incontra il ponte S. Agostino così chiamato per un'antica chiesa a tre grandiose navate, demolita nel 1818, oltre il quale, imboccando via San Tommaso, è possibile ammirare la Chiesa di San Tommaso Beckett o dei Filippini, realizzata nel 1636 su progetto di Gaspare Colombina.

Percorrendo un tratto di Riviera Paleocapa e, oltre la Torre della Specola, rientrando verso il Castello dal successivo Ponte Paleocapa si incontra piazza Accademia Delia e i ruderi di una torre immersa nella vegetazione lungo il fiume, la cosìddetta Torre della Saracinesca, nota anche come "torre del boia" o anche "casa del diavolo", l'avancorpo difensivo funzionale alle mura Carraresi. Il nodo era strategico per l`ingresso delle acque in città: vi era una grossa catena tesa attraverso il fiume allo scopo di bloccare gli ingressi indesiderati e far pagare i dazi alle imbarcazioni da trasporto. Più avanti s'intravede la chiave del Canale delle Acquette, ora completamente interrato.