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Padova da Vivere

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A cura di PadovaOggi

San Valentino a Padova: la consegna delle chiavette benedette nella chiesa dei Servi

Non solo in provincia, a Monselice, anche a Padova, in città, c'è un posto, la chiesa di Santa Maria dei Servi, nella centrale via Roma, in cui San Valentino viene celebrato con un evento ormai entrato a far parte della tradizione, ossia la consegna delle "chiavette" benedette.

GLI EVENTI. Martedì 14 febbraio sono infatti in programma, oltre alle messe delle 17.45 e 18.30, con la benedizione dei bambini (di cui San Valentino è protettore), appunto la distribuzione delle chiavette, quest'ultima è iniziata già da sabato 11, alle 18, fino alla sera del 14 febbraio.

LA STORIA DI SAN VALENTINO:

Protettore dei bambini, dei fidanzati, dei malati, Valentino visse tra secondo e terzo secolo. Le notizie sulla sua vita sono scarse e frammentarie. Nato da famiglia nobile del ternano, sappiamo che si convertì al cristianesimo e fu nominato vescovo di Terni nel 197, a 21 anni. Trascorse poi la vita a Roma durante le persecuzioni dei cristiani, evitando spesso la condanna a morte fino al 14 febbraio 273, quando, a 97 anni, per ordine dell'imperatore, fu decapitato.

Fu considerato protettore dei malati e degli epilettici in particolare, perché, nell’antico tedesco, Valentino si dice Fallentin (in tedesco ancora oggi la lettera F si legge V), il verbo fallen significa cadere e gli epilettici, durante le crisi, appunto cadono.

Secondo le testimonianze di autori di varie epoche, soffrirono di questa malattia personaggi assai famosi come Maometto, Socrate, Platone, Cesare, Petrarca, Carlo V, addirittura San Paolo.  E ancora Pascal, Paganini, Byron, Alfieri, Dostoevskij, Moliére, Flaubert, Tasso, Dickens, Newton. E l'elenco potrebbe continuare quasi a giustificare la credenza medievale che voleva l'epilessia legata al genio e alla profezia.

Oggi San Valentino è ricordato soprattutto come protettore degli innamorati. La sua festa si riallaccia agli antichi festeggiamenti di Greci, Italici e Romani che si tenevano il 15 febbraio in onore del dio Pan, Fauno e Luperco, legati alla purificazione dei campi e ai riti di fecondità. Divenuti troppo licenziosi, furono proibiti da Augusto e poi soppressi nel 494.  La Chiesa cristianizzò quel rito pagano della fecondità anticipandolo al giorno 14 di febbraio, attribuendo a San Valentino la capacità di proteggere i fidanzati e gli innamorati indirizzati al matrimonio e ad un’unione allietata dai figli.

La figura di San Valentino è descritta attraverso alcune leggende, nelle quali è rappresentato amante delle rose che regalava alle coppie di fidanzati per augurare loro un’unione felice, un invito all'amore quale espressione di Dio e che deve caratterizzare l’uomo, immagine di Dio. In molti racconti è descritto come amante dei bambini, che ospitava nel proprio bellissimo giardino e ai quali dal carcere ne inviò la chiave, perché potessero continuare a giocare tra le sue piante e i suoi fiori. Da qui la tradizione di benedire - il 14 febbraio - i bambini e piccole chiavi da donare loro come segno tangibile della protezione del santo. 

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