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Padova da Vivere

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A cura di PadovaOggi

Una ricchezza ed una risorsa termale unica al mondo

Conosciute e apprezzate sin dalla protostoria (sgorgano infatti da oltre tremila anni nel nostro territorio), queste acque sono ancora oggi fonte di salute e benessere. “L’Acqua che sgorga dal Fuoco” che “senza danno fa recuperare il perduto vigore e si placa per il sofferente, che ritorna alla salute, la malattia” così Claudiano definiva nel IV secolo d.c. la magia sprigionata dallo sgorgare di acque a 87°C dal sottosuolo euganeo che, come sottolineato verso il VI secolo da Cassiodoro portano diletto e salute: non solo un delizioso piacere, ma anche una benefica medicina. La vera terapia Salus Per Aquam (come veniva chiamata in epoca romana e che è poi l’origine dell’acronimo SPA) parte da un presupposto fondamentale: l’acqua deve essere termale.

Uniche al mondo, le nostre acque termali vengono applicate ad una vasta gamma di trattamenti e programmi di remise en forme, ed utilizzate per le piscine, per la balneoterapia termale, nelle affezioni delle vie respiratorie; ma sono soprattutto alla base del processo di maturazione, conservazione e rigenerazione del fango termale, ineguagliabile per le sue proprietà termo-minerali e capacità antinfiammatorie e antidolorifiche. Infatti esso staziona in speciali vasche per circa 2 mesi, durante i quali viene tenuto immerso nell’acqua termale che, unitamente ai componenti di cui è ricca e alla luce solare, sviluppa quelle alghe che sintetizzano le sostanze antinfiammatorie che lo rendono unico dal punto di vista terapeutico.

A differenza di tante altre località alle Thermae di Abano e Montegrotto l’acqua viene raffreddata (attraverso delle particolari apparecchiature, dette scambiatori di calore, che permettono di abbassare la temperatura dell’acqua) per poter essere utilizzata ad una temperatura ideale nelle piscine termali (tra i 30° e i 35°), per i trattamenti di balneoterapia (36°-38°), per le terapie inalatorie, perfino per riscaldare l’albergo durante i mesi freddi, metodologia che aiuta nella prevenzione dell’inquinamento dell’aria evitando di sprecare questa importante energia che andrebbe altrimenti dispersa. Una volta infatti utilizzata per gli scopi terapeutici, l’acqua termale viene nuovamente immessa negli impianti della struttura ad una temperatura ancora sufficientemente alta (circa 40°) per poter riscaldare non solo l’hotel, ma anche le case ad esso circostanti (riscaldamento regolamentato da una legge che lo permette). Quindi le strutture, gli alberghi termali che vediamo sul territorio, non consumano gas metano o gasolio per il riscaldamento e quindi non emettono inquinanti e sostanze nocive nell’atmosfera.

L’acqua termale delle Terme Euganee filtra negli incontaminati bacini delle Prealpi a circa 2000 m d’altitudine: studi approfonditi condotti dall’Università di Padova e dal Centro Studi Termali Pietro D’Abano, hanno appunto permesso di stabilire che effettivamente le acque termali presenti nel sottosuolo dei Colli Euganei nascono dalle piogge che cadono sulle Piccole Dolomiti e sulle Prealpi, precisamente sui Monti Lessini vicino Verona. Devono quindi defluire nel sottosuolo per circa 80 Km ad una profondità di 3000 metri prima di arrivare alle preziose sorgenti (le principali fonti termali sgorgano poi nella zona del Poggio di Montirone ad Abano Terme).

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