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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Colli euganei, denunciati quattro bracconieri tra Bastia e Rovolon

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Riceviamo e pubblichiamo:

Le guardie sono quelle delle associazioni protezionistiche. I ladri sono i bracconieri beccati dall’Enpa di Padova sabato 17 e 24 ottobre 2015 nelle campagne di Rovolon e Teolo, ai piedi dei Colli Euganei.

Dopo aver ostacolato il Parco Regionale, sin dal 1989, anno della sua istituzione, i cacciatori, depredate le campagne circostanti, ora si servono della ricchezza che sgorga dall’area naturale per fare man bassa di uccelli protetti, che qui trovano cibo e rifugio. I cacciatori si ammassano attorno al gruppo collinare per intercettare gli animali in entrata e in uscita dal Parco. Ma chi persevera in azioni illecite prima o poi ne paga le conseguenze.

Se l’è, infatti, vista brutta F.L., cacciatore residente a Rovolon, con una certa “preferenza” per i fringuelli, imbattutosi in una guardia zoofila Enpa: l'uomo è stato denunciato penalmente per uccisione di animale con crudeltà e senza necessità (Art. 544-bis. C.P.) e per maltrattamento di animale (Art. 544-ter. C.P.), poiché impiegava un’allodola mutilata come richiamo vivo, che gli è stata sequestrata.

A poca distanza, due cacciatori residenti a Padova, G.G. e R.D., con un grande passione per gli uccelli protetti, ma al forno, speravano di tornare a casa con il bottino. Sono invece tornati senza fucili, senza uccelli (un frosone e una pispola) e con 924 euro da pagare. I due avevano perfino lasciato in bella vista un frosone impiegato illegalmente come richiamo vivo.

Una settimana dopo, nelle campagne di Teolo, C.M., cacciatore residente a Cervarese Santa Croce, soddisfatto delle otto allodole abbattute con l’inganno quella mattina e pronto ad andarsene, è stato sorpreso con cinque allodole usate come richiami vivi con anelli identificativi contraffatti (tagliati e svasati) ed è quindi tornato a casa con 1.540 euro di sanzione per la violazione dell’art. 5 commi 1 e 7 della Legge 157/92 e le cinque allodole sotto sequestro.

Massimo Vitturi, responsabile nazionale della Lav – Settore animali selvatici, ha così commentato i fatti: "Lo smantellamento della polizia provinciale ed il dissolvimento del corpo forestale dello Stato, voluti dal governo Renzi, hanno determinato una situazione drammatica, nella quale trionfa l’illegalità venatoria. I bracconieri, quasi sempre dotati anche di licenza di caccia, sono arginati unicamente dall’intervento delle poche guardie volontarie venatorie delle associazioni ambientaliste ed animaliste. Di fronte ad una situazione del genere è chiaro che l’unica via da seguire per azzerare l’illegalità è l’abolizione definitiva della caccia su tutto il territorio nazionale".

Di analogo avviso anche Manuel Zanella, coordinatore regionale del GrIG – Gruppo d’intervento giuridico che, a proposito degli atti di bracconaggio di Rovolon e Teolo ha affermato: "Ecco i risultati dell'indifferenza delle istituzioni a tutti i livelli durante tutti questi anni. Si sta invece dimostrando la preziosa opera delle guardie volontarie che non costano nulla alla collettività e rimangono l'ultima risorsa in difesa degli animali e degli ecosistemi".

Luigi Cusin, capo nucleo delle Guardie Enpa di Padova, ha dichiarato: "L’Italia è un ponte attraverso il Mediterraneo e nel nostro Paese confluiscono popolazioni di uccelli provenienti da un’amplissima area geografica che va dalla Mitteleuropa alla Siberia. Immaginate il frosone che parte in volo da Stoccolma o da Mosca e si fa, in modo estremamente faticoso, migliaia di chilometri in volo per raggiungere l’areale invernale in Italia. Poi passa a Rovolon e trova un criminale che, come se nulla fosse, lo uccide per passatempo. Inutile dire che l’Enpa di Padova farà tutto il possibile per fermare e smascherare questi delinquenti".

 

ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, Sez. Padova
CPP – Coordinamento Protezionista Padovano
GrIG – Gruppo d’Intervento Giuridico, Veneto
LAV – Lega Anti Vivisezione

 

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