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Bollette, per quanto tempo vanno conservate?

Le ricevute attestano un avvenuto pagamento e, come tali, occorre tenerle con sé per un determinato periodo: tutte le informazioni a seconda della tipologia dei documenti

Ritrovarsi con faldoni pieni zeppi di ricevute di pagamento effettuati negli anni passati induce a chiedersi per quanto tempo sia necessario conservarle.

Davanti all’eventuale richiesta di pagare delle somme, infatti, fatture, bollette e ogni tipo di quietanza possono diventare prove documentali determinanti nei rapporti economici fra cittadini, imprese ed enti pubblici o privati, proprio perché attestano l’avvenuto pagamento di beni e servizi acquistati. 

Per non incorrere nel rischio di dover pagare due volte la stessa bolletta proprio perché non abbiamo conservato la ricevuta, è bene sapere quando il credito cade in prescrizione, cioè dopo quanto tempo non si è più tenuti a dimostrare nulla.

L’Adoc - Associazione Difesa e Orientamento Consumaatori - ha stilato un vademecum con l’indicazione dei tempi di conservazione obbligatoria dei documenti a seconda della tipologia.

Utenze domestiche 

- Bollette di acqua, gas, luce, telefono: 5 anni;
- Affitto (ricevute): 5 anni;
- Condominio (ricevute): 5 anni;
- Tassa nettezza urbana (TARSU/TIA/TARI): 5 anni dall'anno successivo a quello di pagamento o di obbligo di dichiarazione;
- Canone Rai (ricevute): 10 anni;

Un discorso più accurato merita la parte relativa alle bollette della luce dopo l'introduzione del canone Rai in bolletta che prevede che l’intestatario di un contratto di fornitura elettrica paghi automaticamente ogni anno anche il canone Rai spalmato sulle bollette.

Le ricevute del canone vanno conservate per dieci anni e, dunque, anche quelle che ne dimostrano il pagamento.
In poche parole: le bollette vanno conservate con le relative ricevute di pagamento solo per cinque anni, ma quella della luce per dieci per dimostrare l’avvenuto pagamento del canone Rai.

“Rimborso del Canone Rai”: attenzione alla mail a nome dell'Agenzia delle Entrate

Tasse e Tributi

- Giustificativi spese da detrarre (es. parcelle mediche): 5 anni; 
- Quietanze pagamenti tributi (es. mod.F24, Ici/Imu): 5 anni;
- Tassa di circolazione (Bollo auto): 3 anni; 
 -Dichiarazione dei redditi: 5 anni 
- In caso di ristrutturazioni edilizie o riqualificazione energetica, poiché la rateazione delle detrazioni è su 10 anni, la documentazione per chiedere le detrazioni dovrà essere conservata per 10 anni più 5, per un totale di 15 anni;

Documenti bancari

- Estratti conto: 10 anni;
- Mutui: 5 anni dalla scadenza della rata singola;
- Cambiali: 3 anni dalla scadenza;
- Titoli di Stato: 5 anni dalla scadenza;

Spese varie

- Multe (ricevute pagamento): 5 anni;
- Addebiti operatori mobili: 10 anni;
- Assicurazioni (quietanza polizze): 1 anno dalla scadenza - 5 anni per fini fiscali;
- Scontrini d’acquisto: 2 anni;
- Pernotti alberghi (ricevute): 6 mesi;
- Rette scolastiche/corsi sportivi: 1 anno - 5 anni per fini fiscali;
- Fatture professionisti/artigiani: 3 anni;
- Spedizioni/trasporti (ricevute): 1 anno - 18 mesi per trasporti extra Europa;
- Atti notarili (es. rogiti): per sempre.

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