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Cronaca Stazione / Via Nicolò Tommaseo

"Le cucine popolari non sono ricettacolo di delinquenti ma un pronto soccorso"

Il grido da parte del coordinamento di associazioni e sindacati "A Braccia Aperte" che sabato 19 invitano i cittadini ad un pranzo per conoscere la realtà delle cucine popolari di Padova

Le cucine popolari di Padova sono spesso al centro di episodi di cronaca ma il coordinamento di associazioni e sindacati "A Braccia Aperte" ha voluto lanciare un grido di protesta per difendere il lavoro di decine di volontari e per sabato 19 marzo ha organizzato una "pranzo" per conoscere il loro lavoro.

COMUNICATO.  "Siamo rimasti profondamente colpiti dall’attenzione dei media, dei cittadini e delle Istituzioni verso le Cucine Popolari. Le Cucine Popolari non sono un ricettacolo di delinquenti ma un “pronto soccorso” per i bisogni più elementari: qui si può trovare cibo, vestiti, docce per lavarsi, un medico per curarsi. Mangiare, bere, dormire,... chi di noi può farne a meno? 
L’Amministrazione comunale fa azioni di facciata colpendo, in realtà, i poveri e chi da sempre, con costanza ed impegno, si dedica ai bisognosi. La povertà non si combatte eliminando i poveri. Tutti possiamo trovarci poveri, tutti possiamo perdere il lavoro, tutti possiamo faticare a mantenere la nostra famiglia e il tenore di vita di cui godiamo. Sono in aumento ovunque, anche a Padova, le persone in difficoltà per i bisogni più elementari. La povertà non è una colpa. Le Cucine Popolari, come altri luoghi di carità e di accoglienza, sono un campanello d’allarme per tutti e non un luogo da nascondere o rimuovere dalla nostra vista e dalle nostre coscienze. Che facciamo? Ci bastano proclami e vuoti slogan o ci uniamo ai gesti di solidarietà concreti? Sabato 19 marzo dalle 11.30 alle 13 mangia con noi alle Cucine Popolari di Padova".

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