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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Abano Terme

Abano, incastrato il predone delle macchine potenti

Dopo un corpo a corpo, i carabinieri sono riusciti a bloccare un 23enne albanese accusato di aver rubato auto di grossa cilindrata, gioielli e contanti, frutto di furti in abitazione messi a segno negli ultimi mesi. In casa trovata la refurtiva

Dovrà rispondere di furto in abitazione, ricettazione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Ndrec P., 23enne albanese, celibe, nullafacente e incensurato è stato arrestato ieri dai carabinieri di Abano Terme dopo giorni di appostamenti e un violento corpo a corpo.

L'APPOSTAMENTO. I militari dell'arma avevano notato che la Bmw 530 station wagon rubata a Rovigo il 15 novembre era comparsa in pieno centro nella città termale. Appostati, hanno deciso di attendere che il nuovo illegittimo proprietario si rifacesse vivo.

P. Ndrec-2LA COLLUTTAZIONE. E così è stato la notte appena trascorsa. L'albanese non ha fatto in tempo a salire sul potente veicolo che immediatamente i militari dell'arma sono usciti allo scoperto accerchiandolo. Il 23enne, vistosi braccato, ha tentato la fuga a piedi e, inseguito, è stato con fatica bloccato dopo un violento corpo a corpo costato alcuni giorni di prognosi e le cure del pronto soccorso ad un militare.

LA PERQUISIZIONE. L'operazione, assicurate le manette ai polsi del malvivente, è proseguita con la perquisizione dell’appartamento in pieno centro ad Abano in cui viveva l'albanese con una una cittadina rumena di 24 anni, incensurata e regolarmente presente sul territorio e denunciata per favoreggiamento.

LA REFURTIVA. I militari hanno ritrovato varia refurtiva per un valore complessivo di parecchie migliaia di euro in gioielli e contanti, due computer portatili, alcuni capi d’abbigliamento e borse firmate oltre a due autovetture: assieme alla Bmw, anche una Audi A6 station wagon rubata a San Donà di Piave nel veneziano il 4 novembre, la stessa auto che qualche giorno fa ha speronato la Volkswagen Golf di un 50enne padovano e ha tentato di investire un maresciallo dell’arma che gli si parava di fronte per arrestarlo.

L'ARRESTO. Per i furti contestati, che hanno interessato tutto il Nordest, il 23enne si è sicuramente servito dell'aiuto di complici, ancora da identificare. Accompagnato nella locale caserma, al termine delle formalità di rito, l’albanese è stato associato al carcere di Padova a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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