Contenimento dei cinghiali, 150 capi abbattuti in quaranta giorni
Sono stati riattivati i chiusini, effettuati controlli notturni, realizzate piccole girate, battute poco invasive per il prelievo di singoli esemplari. I risultati della collaborazione tra il Parco Colli e la polizia provinciale di Padova
Sono oltre 150 i cinghiali abbattuti sui Colli Euganei nei primi 40 giorni di collaborazione tra il Parco Colli e la polizia provinciale. Diverse le azioni messe in atto per il contenimento della specie: sono stati riattivati i chiusini, effettuati controlli notturni, realizzate piccole girate, battute
poco invasive per il prelievo di singoli capi.
LA COLLABORAZIONE. “I risultati dei primi 40 giorni di collaborazione – ha detto Vincenzo Gottardo, consigliere provinciale delegato alla Polizia provinciale – sono assolutamente positivi. Per rispondere all’emergenza cinghiali abbiamo distaccato due commissari alla sede del Parco per coordinare e organizzare il lavoro dei volontari e dei dipendenti. Considerati i risultati positivi raggiunti, abbiamo prorogato la collaborazione fino al 30 gennaio 2016”.
I SELECONTROLLORI. Quest’anno l’emergenza cinghiali è stata ancora più problematica, tant’è che l’incremento dei capi è stato di circa il 220%. “È necessario far giungere a livello regionale – ha detto Riccardo Masin, componente comitato esecutivo Parco Colli Euganei - una voce forte e rappresentativa di tutte le realtà locali. L’attività è sia operativa che di controllo. In questi 35-40 giorni sono state messe in campo diverse azioni per ottenere i migliori risultati. Fondamentale è stato lo snellimento delle procedure per l’utilizzo dei selecontrollori, cioè di tutti quei volontari che agiscono durante le ore notturne intensificando le uscite. Nel passato infatti i passaggi avvenivano ogni 15 giorni, attualmente avvengono due volte la settimana per i gruppi collaudati”.
I SOPRALLUOGHI. È stata istituita anche un’attività di controllo del territorio per quanto riguarda i sopralluoghi. Le segnalazioni infatti sono importantissime per dare una risposta diretta alle problematiche dei cittadini e delle aziende che sono costrette a sopportare danni ingenti sia per l’uva, che per l’olivo, ma soprattutto per le colture di carattere cerealicolo. I controlli e i sopralluoghi, oltre alla constatazione del danno, offrono alle aziende le possibilità di ottenere consigli e delucidazioni in merito alle diverse soluzioni di prevenzione.
L'ABBATTIMENTO DEI COSTI. Il piano ha consentito di abbattere i costi diretti per le operazioni di contenimento dei cinghiali. La Task force è composta da 2 agenti della polizia, 5 persone del Parco, ma soprattutto da 44 selecontrollori che, in qualità di volontari, utilizzano armi proprie, munizioni proprie e carburante proprio. Questo ha comportato un risparmio nei primi 40 giorni per l’Ente Parco di circa 55mila euro.