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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Traffico di abbonamenti pirata, giro d'affari di un milione di euro

Sanzioni da diecimila euro per ciascuno dei 49 rivenditori individuati dalla finanza. Al vaglio la posizione di 65 mila utenti finali

È alle battute finali l'indagine "Iptv Special" del nucleo di polizia economica-finanziaria della guardia di finanza di Venezia, che ha portato alla denuncia di 70 persone, tra cui un padovano, e alla scoperta di un giro di 65 mila abbonamenti pirata alle principali tv e piattaforme di streaming a pagamento, per un giro d'affari stimato in circa 1 milione di euro.

L’indagine

L'indagine, partita dalla procura di Teramo, aveva individuato una struttura articolata su tre livelli: il primo, più tecnico, costituito da chi decriptava il segnale delle pay tv (Sky, Dazn, Mediaset Premium, Rai, Netflix eccetera) e curava il business di tutto il network; il secondo era formato dai "reseller", ossia i clienti che si trasformavano in piccoli imprenditori e vendevano gli abbonamenti pirata: questi erano 49 distribuiti in tutta Italia, tra cui due rispettivamente delle province di Padova e Treviso. Il terzo livello era composto dai 65 mila clienti finali che usufruivano dei servizi tv pirata a un costo molto basso. L'operazione della finanza ha portato all’oscuramento del sito web di riferimento per gli account pirata, nonché al sequestro di hardware, software e carte di debito. Al termine di quest'ultima fase i militari hanno multato i 49 rivenditori individuati, contestando violazioni amministrative nel campo del diritto d’autore per un valore totale di oltre 500 mila euro (oltre diecimila euro ciascuno). Alcuni di loro hanno già pagato. È ora al vaglio la posizione degli utenti finali, fruitori degli abbonamenti televisivi pirata, per individuare le singole responsabilità.

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