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Cronaca

Le famiglie potranno ospitare i profughi: ok del vescovo Cipolla

Un progetto partito in tutta Italia da Caritas, prefettura e Federsolidarietà che ha il "benestare" del vescovo di Padova. Il documento inviato a tutti i sindaci della zona

Un progetto di accoglienza che non ha precedenti e che partirà in tutta Italia: l'idea è "Rifugiato a casa mia" ed è stato lanciato dalla Caritas. L'obiettivo è quello di ospitare dei profughi all'interno delle proprie abitazioni, in affitto o a uso gratuito, nelle parrocchie o nei monasteri.

IL PROGETTO. Un progetto ambizioso ma molto articolato che dovrà prima occuparsi di scandagliare le disponibilità di ciascun comune e di ciascun nucleo familiare che darà la disponibilità oltre che di valutare come inserire i bisognosi. Di certo si tratterà di picccoli nuclei familiari che avranno così modo di integrarsi e conoscere il nuovo territorio e la nuova società in cui faranno parte.

VESCOVO OK. A dare il proprio benestare anche il vescovo di Padova don Claudio Cipolla che ha applaudito all'iniziativa illustrata da don Luca Facco della Caritas padovana. Le modalità dell'iniziativa dovranno essere perfezionate e concordate anche con la prefettura e Federsolidarietà ma l'idea è di destinare una parte dei 35 euro dati a ciascun profugo alla famiglia che li ospiterebbe. Il documento con le basi dell'iniziativa è stato inviato ai sindaci della provincia che in base alla loro disponibilità e volontà parteciperanno all'iniziativa.

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