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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Agente dei servizi segreti chiedeva la "tangente" al suo informatore

Aperta un'inchiesta nei confronti di uno 007, operante su Padova, che domandava la percentuale del compenso riservato al suo informatore dall'intelligence. "Parcella" nell'ordine delle migliaia di euro

Il pubblico ministero Sergio Dini ha aperto un’inchiesta nei confronti di un agente dei servizi segreti che operava su Padova. A denunciarlo, un esponente delle forze dell’ordine padovane, che collaborava con lo 007 indagato. Come riportano i quotidiani locali, l’agente è indagato per il reato di concussione.

IL RAGGIRO. L'informatore avrebbe denunciato lo 007 perchè reo di chiedere una percentuale sul "compenso" garantito alla sua fonte confidenziale, che vive a Padova, messo a disposizione dai vertici dell’intelligence, con budget autorizzati su indicazione degli agenti attivi su tutto il territorio nazionale e articolati nelle varie province, tramite le questure e i comandi delle varie forze dell’ordine.

LA "TANGENTE". L’indagine è coperta dal massimo riserbo. Certo è che tutti i bonifici dalla "fonte", fra il 2012 e il 2013, sono stati decurtati di una percentuale variabile dal 10 al 30 per cento. L'informatore che ha presentato la denuncia incassava da poche migliaia di euro fino a 20-30mila euro, facendo variare la percentuale incassata dall’agente. Sino a quando la situazione è diventata insostenibile.

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