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Cronaca Montagnana

Lo prende a cazzotti e lo riduce in fin di vita: arrestato l'aggressore di Montagnana

In manette un 36enne romeno, arrestato domenica notte dai carabinieri. Fondamentali le dichiarazioni dei testimoni. Sono in corso ulteriori indagini per chiarire i contorni della vicenda

Nella notte tra domenica e lunedì, i carabinieri della stazione di Montagnana, insieme ai militari dell’Aliquota operativa della compagnia di Este, hanno sottoposto in stato di fermo d’indiziato di delitto, per lesioni personali gravi, G.B., romeno 36enne, in Italia senza fissa dimora, disoccupato e con precedenti specifici. L’uomo è ritenuto responsabile della feroce aggressione avvenuta sabato notte in viale Spalato a Montagnana.

L'AGGRESSIONE. Per futili motivi riconducibili all'ubriachezza, G.B., dopo essersi avvicinato a due ragazzi di 32 anni intenti a chiacchierare, li ha colpiti, probabilmente per uno sguardo di troppo, con due pugni al volto. Ad avere la peggio è stato T.F., 32enne di Pressana (Verona): il giovane è caduto, sbattendo la testa sull'asfalto e perdendo i sensi. Soccorso dai sanitari del Suem 118, il ferito è stato accompagnato al pronto soccorso di Monselice e, successivamente, all’ospedale di Padova, dove è stato ricoverato nella rianimazione del reparto di neurochirurgia in prognosi riservata. Il 32enne versa in pericolo di vita a causa un esteso edema nella zona occipitale della testa.  

PRESO L'AGGRESSORE. I carabinieri hanno dato avvio alle indagini, partendo dai racconti resi dai testimoni: l’amico della vittima (anch'egli colpito dal 36enne), i sanitari del 118, e altre due persone presenti all’incontro tra l'aggressore e le sue vittime. Grazie alle dettagliate descrizioni fornite, corroborate da riconoscimenti fotografici, i militari hanno rintracciato G.B. in via Borgo Eniano a Montagnana, nell’abitazione di un suo connazionale.

INDAGINI IN CORSO. Il pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Rovigo, Andrea Girlando, ha disposto la reclusione dell'uomo nella casa circondariale di Rovigo, dove dovrà rispondere di lesioni personali gravi. Sono incorso ulteriori indagini per meglio definire i contorni dell’aggressione. Sembra, infatti, che vittima e aggressore non si conoscano, ma, benché G.B. sia noto alle forze dell'ordine per il suo atteggiamento iracondo, la reazione di sabato notte parrebbe eccessivamente violenta per essere scaturita da un banale diverbio tra sconosciuti.

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