Alberi tagliati, comitati in protesta "Comune si confronti coi cittadini"
La manifestazione giovedì sera durante il consiglio comunale, quando gli ambientalisti sono intervenuti con cartelli e striscioni contro l'abbattimento, giudicato indiscriminato, di numerosi alberi a Padova
Si sono presentati giovedì sera a palazzo Moroni, dove era in corso il consiglio comunale, facendo il loro ingresso in aula con manifesti e cartelli contro il massiccio abbattimento degli alberi in corso in molte zone della città. Uno "sfoltimento" di carattere preventivo deciso a tavolino e incentivato dal triste episodio che l'hanno scorso ha visto un poderoso pioppo malato abbattersi su un'auto in via Avanzo durante un violento temporale, uccidendo il conducente e facendo finire nella lista degli indagati il perito che l'aveva censito per conto del Comune. Ma i comitati cittadini non ci stanno: "Le perizie non sono infallibili - hanno dichiarato gli ambientalisti - e spesso, come ha dimostrato l'incidente del 2012, nemmeno del tutto attendibili. Il Comune si confronti con i cittadini e ci pensi due volte prima di abbattere piante malate che possono essere messe in sicurezza con altri sistemi, come la potatura".
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LA PROTESTA. A manifestare dissenso nei confronti della politica dei tagli operata dal Comune sono i grupppi di residenti sorti nei rioni più colpiti dallo sfalcio: Madonna pellegrina, Città Giardino, Arcella, San Bellino, Chiesanuova e Forcellini-Terranegra. "Non si tratta di una pianta o due - sottolinea Roberto Marinello, pediatra ed esponente della rete dei comitati - spesso gli alberi vengono tagliati a decine, come in via Facciolati, dove ne sono stati abbattuti 12. È possibile che così tanti e tutti insieme, necessitino davvero di essere estirpati? Il Comune dovrebbe essere più disponibile al confronto con i cittadini su questa questione".
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PERIZIE E CONTROPERIZIE. "Le perizie, come ha tristemente dimostrato la sciagurata caduta del pioppo di via Avanzo, non sono infallibili - ha detto ancora Marinello - e a volte anzi sono opinabili. Accade con gli alberi, come con le diagnosi mediche, ci sono pareri diversi e si può sbagliare. Lo dimostra la controperizia che i residenti di San Bellino hanno fatto effettuare a loro carico (sobbarcandosi una spesa di 400 euro) su un grande albero di via Bramante che il Comune vuole tagliare e che in seconda analisi è risultato malato sì, ma non destinato necessariamente all'abbattimento. Spesso infatti - ha sostenuto Marinello - si può ricorrere a misure alternative, come la potatura".
BOTTA E RISPOSTA FRA COMUNE E COMITATI. Pronta la replica dell'assessore al verde Andrea Micalizzi che ha ricordato come, da inizio anno, siano stati più di 500 i nuovi alberi piantati in città. Ma, per gli ambientalisti, l'assessore trascura un particolare: "Un grande albero alto 10 metri - ha infatto ricordato il portavoce dei comitati - non può essere equiparato a un nuovo arbusto in termini di salute ambientale, né per quanto riguarda la capacità di assorbimento delle polveri, né in quanto a mitigazione del calore durante il periodo estivo. Per questo vogliamo che il Comune ci coinvolga nella discussione sul progetto generale riguardante il verde in città".