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Cronaca Sant'Osvaldo / Via Jacopo Facciolati

Alberi insicuri da abbattere, l'assessore: "Velocizzerò i tempi"

Il delegato al Verde Andrea Micalizzi interviene per rassicurare i padovani dopo il secondo albero caduto in città in meno di una settimana. Il primo ha causato la morte di un automobilista, il secondo il ferimento di un motociclista

Due incidenti a Padova, di cui uno mortale, causati dalla caduta di due alberi nell'arco di appena 4 giorni. In un caso, quello del 26 agosto in via Avanzo, si è pianta la morte di un 30enne romeno, Romeo Magdici, che si trovava alla guida della proria auto proprio nel punto e momento in cui è caduto il pioppo piegato dal maltempo. Nell'altro, il 30 agosto, un motociclista 20enne di Sant'Angelo di Piove è caduto riportando delle ferite a causa dell'albero abbattuto sempre dal forte vento in via Facciolati all'incrocio semaforico con via Forcellini.

L'ALBERO CADUTO IN VIA FACCIOLATI ERA "DEPERIENTE". Due sfortunate fatalità o due eventi ai quali vanno associati dei responsabili e che si potevano evitare? L'assessore al Verde Andrea Micalizzi rassicura che l'amministrazione sta lavorando "con serietà, decisione, attenzione e cura nell'attività di monitoraggio, mantenimento e rinnovo dei nostri alberi". Se per il primo tragico fatto Micalizzi già era intervenuto per dichiarare che il pioppo "killer" di via Avanzo era stato monitorato appena due mesi fa a giugno e considerato in buona salute, ecco invece il responso tecnico per il secondo episodio di via Facciolati: "la pianta in questione era stata controllata e classificata come deperiente: era nel piano degli abbattimenti, piano che è in corso e infatti in questi giorni sono diversi gli abbattimenti che stiamo facendo per mettere in sicurezza la città, ma purtroppo il temporale ci ha anticipato".

VELOCIZZARE I TEMPI DI ABBATTIMENTO. Questione dunque di tempistiche troppo dilatate, che l'assessore si dice deciso a contrastare. "Voglio assolutamente snellire e semplificare ancora di più le procedure per essere ancora più tempestivi - aggiunge Micalizzi - Oggi per abbattere un albero dobbiamo mandare comunicazione al Quartiere, dobbiamo redigere un progetto di reimpianto (il consiglio comunale ha di recente ribadito questo indirizzo) da allegare alla comunicazione di abbattimento, dobbiamo verificare che non vi sia nidificazione presente e magari si deve anche discutere con il comitato a difesa degli alberi. Sono queste attenzioni che è giusto avere e che abbiamo, ma che non possono rallentare l'intervento: abbiamo infatti una buona capacità di monitoraggio, ma alle volte siamo rallentati in fase operativa. Voglio velocizzare i tempi, la sicurezza prima di tutto. Il reimpianto di nuovi alberi è in ogni caso garantito, i cittadini possono stare tranquilli: quest'anno a fronte di 220 abbattimenti, abbiamo piantato 520 nuovi alberi".

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