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Cronaca Stanga / Via Venezia

Allontanata dalla città famiglia di nomadi che disturbava commercianti e residenti della Stanga

Due genitori e nove figli che giravano in zona Stanga arrecando disturbo alle attività e ai residenti. Alcuni dei bambini sono stati visti fare il bagno nella fontana della rotonda a fagiolo

Con provvedimento del questore Isabella Fusiello è stata allontanata la famiglia di nomadi che in zona Stanga creava disturbo ai residenti e ai commercianti.

Il provvedimento

Lunedì 28 giugno è stato notificato il provvedimento di allontanamento nei confronti di una famiglia di nomadi composta dai due genitori e nove figli (tutti minorenni tranne uno). Sono stati visti fare il bagno nella fontana della rotonda a fagiolo alla Stanga, disturbavano gli esercizi commerciali e i residenti dei dintorni del centro commerciale Giotto. Una serie di comportamenti tenuti sotto controllo dalla polizia di Stato e dai vigili urbani. La famiglia è residente a Torino e da qualche tempo si era spostata a Padova con camper e auto. Nella mattinata di lunedì il nucleo familiare è stato accompagnato negli uffici del Commissariato Stanga dove è stato notificato l’ordine del questore di rimpatrio a Torino e il divieto di ritorno a Padova per 3 anni emesso dalla Divisione Anticrimine della Questura.

Sinergia

La Polizia di Stato ha agito in sinergia con la Polizia Locale. Sono stati identificati gli 11 nomadi protagonisti dei comportamenti indicati, tutti appartenenti ad un unico nucleo familiare composto dai genitori e da 9 figli tutti minorenni tranne uno, residenti a Torino e che da diversi giorni stazionavano nel quartiere a bordo di camper e autovetture. Ieri mattina il nucleo familiare è stato accompagnato negli Uffici del Commissariato Stanga all'interno dei quali è stato notificato ai genitori l'ordine del Questore di rimpatrio a Torino con divieto di ritorno a Padova per 3 anni emesso dalla Divisione Anticrimine della Questura di Padova. «Noi a Padova proviamo sempre ad integrare le persone, senza badare chi sono e da dove provengono. Però - sottolinea il primo cittadino, il Sindaco Sergio Giordani - se poi continuano a compiere azioni improprie, molestie ai residenti e ai negozianti e comportamenti incompatibili con la civile convivenza vige un principio tanto semplice quanto certo: chi sbaglia paga. In città non esistono aree di impunità tollerate davanti a fatti gravi come questi. Ringrazio il Questore Isabella Fusiello per questo provvedimento che risolve in via definitiva la questione».

Foglio di via

Dello stesso avviso l'assessore alla sicurezza e alla Polizia Locale Diego Bonavina: «Desidero innanzitutto ringraziare il Sig. Questore per aver favorito un’efficace sinergia tra Polizia di Stato e Polizia Locale, e quindi con la nostra Amministrazione; si tratta di una collaborazione che ha consentito di raggiungere importanti risultati, tra i quali l'applicazione del Foglio di via per 3 anni dalla nostra città ai membri maggiorenni di una delle famiglie nomadi più problematiche presenti a Padova. Circa i problemi di vivibilità e degrado generati da alcuni nomadi che negli ultimi mesi hanno gravitato e stazionato in diverse località  di Padova è stato detto molto, ma è anche stato fatto molto. Dopo gli innumerevoli interventi della Polizia Locale volti a contrastare le condotte più degradanti (abbandono di rifiuti di ogni genere, deiezioni effettuate in strada e nei parcheggi, azioni di disturbo nei confronti dei residenti, etc.), il Sindaco ha adottato due Ordinanze specjfiche sull'argomento: la prima, predisposta  tra febbraio e marzo, con cui è stato vietato lo stazionamento di determinati nuclei in buona parte dell'ex quartiere 2 nord - Arcella e nella zona del Plebiscito; la seconda, sottoscritta in data 11 maggio, con cui il divieto è stato esteso anche a buona parte della zona industriale, dove il problema si era nel frattempo "spostato". Ora, dopo un'intensa attività di controllo operata a più mani con il personale della Polizia di Stato, il Questore ha allontanato definitivamente il gruppo più "indisciplinato dal comparto Stanga, dove peraltro abbiamo assistito nei giorni scorsi anche a fenomeni indecorosi, come l'utilizzo di una fontana pubblica per provvedere alla propria igiene personale. Padova è sicuramente una città che accoglie tutti di buon grado, ma non è un posto adatto a chi non rispetta le più elementari regole di civile convivenza; questi ultimi non sono e non saranno mai i benvenuti».  

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