rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Alluvione, ora la liquidazione dei danni a famiglie e imprese

Concesso il massimo del tetto ammesso per legge: il 75% della copertura delle spese sostenute. Zaia: "Entro novembre la maggior parte sarà saldata"

La Corte dei Conti, con il suo via libera all'ultima ordinanza commissariale per il superamento dell'emergenza, ha di fatto concesso la riapertura dei rubinetti per i contributi pubblici di risarcimento a famiglie e aziende colpite dall'alluvione dello scorso 2 novembre. Dopo l'acconto erogato ai Comuni a dicembre, che a loro volta hanno provveduto a distribuire a privati e ditte, con modalità e tempistiche proprie, adesso sarà subito la volta della liquidazione finale, nessun altro esborso intermedio.

I SOLDI ENTRO NOVEMBRE. “Sono convinto che riusciremo a liquidare la maggior parte dei contributi prima dell’anniversario dell’alluvione – ha riferito Luca Zaia, commissario per il superamento dell'emergenza – e che quasi certamente avremo delle economie tra il danno segnalato e quello che sarà effettivamente liquidato”.

La squadra degli amministratori AlluvioneIL PROVVEDIMENTO. L'ordinanza commissariale (la numero 22) è frutto della collaborazione con gli amministratori locali e impegna altri 68 milioni e mezzo circa di euro oltre a quelli già erogati a dicembre per il primo acconto, individua il contributo assegnabile per ciascun Comune interessato, stabilisce il prezziario dei beni mobili e indica quello per gli immobili, individua le tipologie di danno e le percentuali di contributo ammissibile, contiene i moduli per la richiesta del contributo. Nel complesso, a consuntivo, stati messi a disposizione oltre 161 milioni e mezzo per 227 Comuni: i 150 milioni per privati e imprese dell’ordinanza del Presidente del consiglio dei ministri, i contributi di solidarietà, specifici finanziamenti regionali.

IL SALDO IN ARRIVO PER I 10 COMUNI PADOVANI PIÙ COLPITI

DOCUMENTAZIONE CONTABILE. Cittadini e aziende potranno iniziare a presentare le cosiddette pezze giustificative delle spese sostenute. Viene garantita la copertura massima del contributo concedibile a norma di legge. Per le imprese si tratta del 75 per cento del valore del danno ai macchinari e il 30 per cento del valore delle scorte, cui si aggiungono il 75 per cento del valore degli arredi persi entro un tetto massimo di contributo di 30 mila euro e il contributo per la sospensione dell’attività. Per le famiglie il 75 per cento della spesa per i beni mobili fino ad un tetto massimo di contributo di 30 mila euro, il 75 per cento delle spese per il ripristino dell’immobile, pure entro il tetto di 30 mila euro, cui si aggiungono eventuali contributi per trasloco o autonoma sistemazione a seguito di sgombero.

OPERE PUBBLICHE. Per quanto riguarda i danni alle opere pubbliche, si sta lavorando ad un’analoga ordinanza, che va costruita separatamente da quella per privati e imprese dopo la suddivisione del fondo originario in due partite specifiche. Sono inoltre alla fase finale i 250 interventi attivati a partire dai giorni stessi dell’alluvione per sistemare gli argini crollati o danneggiati e le opere idrauliche messe a rischio, mentre sono state finanziate le prime tre casse d’espansione, quelle di Trissino, Caldogno e Muson dei Sassi, per i quali c’era già una progettazione disponibile, ed è stata avviata la progettazione di altri sei interventi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alluvione, ora la liquidazione dei danni a famiglie e imprese

PadovaOggi è in caricamento