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Cronaca Campodarsego

Alluvione di maggio: il Consiglio dei ministri riconosce l'emergenza

Allagamenti furono registrati anche nel Padovano. Il governatore della Regione Zaia: "Ora ci auguriamo che segua lo stanziamento di adeguate risorse, indispensabili per riportare la situazione alla normalità"

L'Alta Padovana ricorda bene lo scorso 16 maggio. Comuni come Santa Giustina in Colle, Campodarsego, Camposampiero, San Giorgio delle Pertiche, Borgoricco e Trebaseleghe hanno subito allagamenti e danni durante le piene dei fiumi e canali minori. Risarcimenti in vista? Per il momento ancora no, ma un passo in avanti è stato fatto con la delibera, venerdì, da parte del Consiglio dei ministri, del riconoscimento dello stato di emergenza per l'evento alluvionale che ha colpito il Veneto dal 16 al 24 maggio, provocando in tutta la regione un morto ed un ferito, numerose famiglie sfollate e gravi danni all’economia, mentre decine di metri di argini di corsi d’acqua furono travolti dalla forza dei fiumi in piena.

ZAIA: "ORA I SOLDI". Nella relazione a suo tempo inviata dalla Regione al Governo i danni stimati in forma ancora sommaria erano indicati in circa 200 milioni di euro. “Ora ci auguriamo – sottolinea il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia - che all’atto formale segua lo stanziamento di adeguate risorse, indispensabili per riportare la situazione alla normalità, sia per i cittadini che per le imprese colpite. All’indomani degli eventi – ricorda Zaia – stanziammo un milione di euro per gli interventi urgenti e indifferibili, ma era una goccia nel mare delle necessità. In questi casi l’intervento del livello nazionale è indispensabile. Garantisco sin d’ora che i fondi che dovessero arrivare saranno spesi presto e bene, come accadde per l’alluvione del 2010, senza lungaggini e nel rispetto di leggi e procedure”.

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