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Cronaca Rovolon / Via Costigliola Monticello

Alluvione, allarme frane sui colli Quattro perturbazioni in arrivo

Il bilancio degli sfollati è di circa 600 tra Bovolenta (400), dove il centro paese rimane chiuso, e Battaglia (oltre 200), fortemente danneggiata dagli allagamenti come Montegrotto, Selvazzano e Rubano. Una frana interrompe la sp Costigliola a Rovolon. Annegato allevamento di polli a Lozzo

Dopo la pioggia incessante delle ultime ore il Padovano si è risvegliato avvolto nella nebbia, mercoledì, all'indomani di un 4 febbraio che si stamperà nella memoria di molti, come fu tre anni fa nel novembre 2010. Di fatto, una nuova alluvione ha messo in ginocchio molti comuni e famiglie della provincia.

MARTEDÌ 4 FEBBRAIO: La cronistoria di ieri, tra allagamenti ed evacuazioni

Di seguito gli aggiornamenti del giorno:

20.30. Le previsioni meteo parlando di quattro perturbazioni in arrivo al Nord. Il peggio, in sostanza, potrebbe non essere passato. A Bovolenta restano sfollate 340 persone. A Battaglia Terme sono circa 200 le famiglie con le case ancora sotto acqua (dagli 80 ai 180 centimetri), mentre l'ordine di evacuazione permane per un'ottantina di abitanti.

18.30. Circa 3mila polli sono morti nell'allagamento di un allevamento avicolo a Lozzo Atestino, causato dalle forti piogge di questi giorni. "Sta andando malissimo per colpa della disorganizzazione degli enti di bacino - ha detto il sindaco, Fabio Ruffin - 'Quelli' mi stanno inondando il paese. Non ho avuto nessun problema fino alle 7 di stamane, mi sono svegliato e ho trovato il paese allagato senza nessuno che mi dicesse 'vi stiamo inondando'". Sul posto è arrivato per un sopralluogo anche il presidente del consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato.

17.30. Sono diverse le frane che stanno preoccupando sui colli Euganei. Uno smottamento causato dalle abbondanti piogge di questi giorni ha squarciato per un tratto di circa 300 metri la strada provinciale 77 detta "Costigliola" a Rovolon (Padova). Lo smottamento, che ha in pratica divelto il nastro d'asfalto, sarebbe la conseguenza di frana molto più che ha interessato una porzione di un colle. A Teolo forse la situazione più preoccupante, con una frana sopra l'Abbazia di Praglia che interessa un intero versante del colle. Altre due frane si stanno aprendo a Luvigliano di Torreglia e Turri di Montegrotto.

NUOVI VIDEO: Frana sulla sp Costigliola a Rovolon - L'alluvione a Mezzavia di Montegrotto - L'alluvione a Sarmeola di Rubano

15.20. Luca Zaia traccia un primo bilancio del maltempo che ha investito Veneto nell’ultima settimana: “A spanne mi pare che il costo dei danni siano dello stesso livello del 2010. È piovuta molta più acqua che nel 2010, quando finirono allagati 150 chilometri quadrati di territorio. Però i 925 interventi puntuali di ripristino, consolidamento e realizzazione di interventi di difesa idraulica attuati in questo triennio si sono per ora dimostrati decisivi. Non abbiamo crolli arginali come allora, ma i danni saranno alla fine certamente altissimi. Gli allagamenti ci sono anche questa volta ma più limitati, con centinaia di famiglie evacuate e aziende in sofferenza. Ma il vero problema è, e sarà, la tenuta degli argini, zuppi e sotto pressione, nei prossimi giorni. E cosa troveremo in montagna sotto gli attuali tre metri di neve che nascondono tutto”.

ORE 13.10. Rimane sospesa la circolazione ferroviaria sulla linea Padova-Calalzo, interrotta il 31 gennaio fra le stazioni di Ponte nelle Alpi e Calalzo, per la caduta di numerosi alberi sulla sede ferroviaria, in seguito alle abbondanti nevicate. (leggi tutto)

ORE 13. L’Ascom confcommercio di Padova interviene in favore delle imprese associate colpite dall’alluvione che sta interessando diversi comuni della provincia attivando, per mezzo di Terfidi, un fondo che sarà in grado di garantire i prestiti che le stesse imprese accenderanno negli istituti di credito. (leggi tutto)

ORE 12.45. Sul fronte della viabilità provinciale, le situazioni più difficili sono lungo la sp 77 “di Costigliola” a Rovolon dove c’è una strada franata per dissesto idrogeologico lunga circa 300 metri. In zona Colli i cantonieri provinciali stanno operando lungo la sp 47 “Docima” dov’è stato chiuso al transito il ponte sul canale Bisatto nel comune di Vo’ Euganeo in località Vo’ Vecchio. Lungo la sp 72 “Sementina” è stato chiuso il ponte di Trambacche per l’allagamento della strada. Infine, il 3° reparto di cantonieri (zona Piovese) è operativo sulla sp 14 (di Pontecasale) in direzione Rivella dove è stato chiuso il ponte sul canale Bagnarolo in comune di Pernumia. Chiuso anche il ponte Azzurro a Bovolenta lungo la sp 35 “Volparo” e sono chiuse anche la sp 9 “del Canale di Cagnola” e 3 “Pratiarcati” in corrispondenza dei muri di contenimento del Bacchiglione sempre a Bovolenta. È chiusa per esondazione del canale Rialto in comune di Battaglia Terme anche la sp 63 “del Cataio”.

ORE 12.30. Le situazioni più critiche restano Battaglia, Montegrotto, Selvazzano e Bovolenta. Attualmente il numero dei Comuni interessati dall’emergenza è 51. I Coc (centri operativi comunali) aperti sono nei comuni di Pernumia, Cervarese Santa Croce, Vescovana, Galzignano, Selvazzano, Abano, Veggiano, Megliadino San Fidenzio, Cartura, Padova, Casalserugo, Pozzonovo. Il numero di sfollati è di circa 600 persone. “La situazione in questo momento è stabilizzata – ha spiegato l’assessore provinciale alla Protezione civile Mauro Fecchio - si fa fatica a utilizzare a pieno le pompe idrauliche per spostare l’acqua dalle zone allagate ai fiumi perché sono ancora in piena. Al momento il lavoro viene svolto dai tecnici delle autorità competenti tra cui in particolare il Genio Civile e i Consorzi che stanno tentando di contenere il disagio dei tanti cittadini che si sono visti allagare le case. È una situazione diversa dal 2010 in cui hanno ceduto gli argini e, in parte, il problema è stato risolto dalla Regione che li ha potenziati. Questa volta abbiamo invece avuto una pioggia davvero eccezionale, molto diffusa su tutto il territorio con quasi tutti i fiumi interessati e quindi la quantità di acqua ha provocato dei problemi. È ovvio che quando i fiumi sono, come ora, ai massimi livelli storici (ricordo che abbiamo superato la piena del 2010) va in tilt anche tutto il sistema dei canali che non possono più scaricare e questo comporta gli allagamenti. La cosa importante è che tengano gli argini”.

ORE 11.30. Legambiente Padova: "Fermare l'alluvione di cemento per evitare quella delle acque" (leggi tutto).

ORE 11. A Padova riaperte le vie Talete, Ca' Rasi, Carnia e Chioggia dopo l'allagamento. Ancora chiuse Monte Cero e Biscia dove sono in corso lavori da parte dell'Aps.

ORE 10.50. Comunicazione da parte dell'assessore alla Protezione civile di Bovolenta: "Da ieri il livello è sceso di circa 60 centimetri. Le previsioni sono di una continua ma leggera discesa. La protezione pivile rimane in costante vigilanza".

ORE 10.45. L’Anas comunica che, a causa dell’esondazione del canale secondario Bisatto che ha comportato la chiusura dello svincolo di ponte di Mezzavia per la variante di Montegrotto Terme della strada statale 16 Adriatica, sono segnalate code tra le località di ponte Mezzavia e Battaglia Terme. Sul posto è presente il personale Anas per il monitoraggio del traffico.

ORE 10.20. Massimo Bitonci, presidente della Lega Nord al Senato, è intervento in aula questa mattina per denunciare la situazione del Veneto colpito da eccezionale maltempo in questi giorni: "Il Veneto è in ginocchio per il maltempo e la politica romana si trastulla con inutili discussioni. Prima di tutto esprimo, anche a nome del gruppo della Lega Nord, solidarietà e vicinanza ai familiari della vittima di Montegrotto dove la situazione è ai limiti del sopportabile a causa degli allagamenti. Nella bassa padovana, nel bellunese, a Rovigo siamo sull’orlo del disastro a causa del prolungato maltempo. Il governatore Zaia ha decretato lo stato di calamità. Allo Stato centrale chiediamo risorse immediate, la deroga del patto di stabilità per i comuni e lo stop del pagamento delle tasse per le zone colpite e un intervento massiccio per evitare che la situazione peggiori ulteriormente. Non è pensabile continuare a dare soldi per i terremotati dell’Irpinia del 1980 e prebende al Sud mentre in Nord sta letteralmente affondando nel fango".

ORE 10.10. Aggiornamento dell'assessore Andrea Micalizzi del comune di Padova: "Migliora la situazione Bacchiglione, difficoltà localizzate fossi zona Brentella, in via Monte Cero e Monte Rua".

ORE 10. La seconda ondata di piena del Bacchiglione ha creato notevoli problemi nella Bassa. Il bilancio degli sfollati è di circa 600 persone tra Bovolenta (400), dove il centro paese rimane chiuso, e Battaglia (oltre 200), fortemente danneggiata dagli allagamenti come anche la vicina Montegrotto, nonché Selvazzano e Rubano. Fortunatamente dal pomeriggio di martedì il livello dei fiumi ha iniziato a decrescere, facendo tirare un sospiro di sollievo ai tanti padovani il cui destino era ormai in balia di pochi centimetri d'acqua. Ora la preoccupazione rimane per la tenuta degli argini, molto "stressati".

TUTTI I VIDEO: Caselle di Selvazzano, allagate case e capannoni - Bacchiglione sempre più alto a Tencarola di Selvazzano - Il fiume in piena esonda al ponte di Selvazzano - Il Bacchiglione in piena al Bassanello - Case allagate in via Forno a Tencarola di Selvazzano - Battaglia Terme "sommersa" in zona Ortazzo - Piena del canale Gorzone a Pozzonovo - Allagamento a Sarmeola in viale Po - Gorzone in piena a Stanghella - Salvataggi in barca in via Ortazzo a Battaglia - Salvataggi in barca in via Chiodare a Battaglia - Piena fiumi effetto "laguna" a Vescovana - Alluvione a Montegrotto ripresa dal treno in corsa

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha parlato di una situazione peggiore dell'alluvione del 2010 e ha chiesto lo stato di calamità stanziando un milione di euro per i primi soccorsi. "Il governo intervenga - ha tuonato il presidente - al più presto". Zaia ha anche scritto una nota ai direttori delle principali testate nazionali per sensibilizzare sulla situazione in Veneto "In televisione - ha detto con amarezza - si vedono solo le immagini dell'acqua a Fiumicino e noi siamo sotto acqua dalla pianura alla montagna che ha perso completamente una stagione turistica".

FOTO: La situazione a Roncajette di Ponte San Nicolò - Il Bacchiglione a Piove di Sacco - Piena del Bacchiglione a Bovolenta

Il maggior pericolo è adesso legato alle temperature. Se non si abbasseranno il rischio è che l'enorme massa di neve in montagna possa sciogliersi e riversarsi sui fiumi ingrossandoli ulteriormente. Se ciò avvenisse sarebbe alluvione sicuro, come ha ricordato lo stesso presidente del Veneto: "Gli argini sono fragili e necessitano di interventi, abbiamo realizzato oltre 900 cantiere per rinforzare il territorio mettendolo in sicurezza del rischio idrogeologico ma adesso è il governo che deve dare corso al nostro piano", un piano che vale 2 miliardi di euro.

Piena fiumi a Padova 4 febbraio 2014

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