rotate-mobile
Cronaca

Alluvione, Zaia: “Prima la validazione dei dati, poi gli acconti”

Il governatore del Veneto, nonché commissario per il superamento dell'emergenza, ha chiesto ai sindaci che certifichino nuovamente le dichiarazioni di danno presentate. Entro giugno saranno fissati i tetti di contributo e l'acconto erogato sarà pari alla metà

zaia-conferenza-stampa-conti-alluvioneimg_9641Ho chiesto ai Comuni alluvionati che mi certifichino per l’ultima volta i dati relativi alle dichiarazioni di danno presentate. In settimana concluderemo gli incontri con istituzioni e cittadini sul territorio per spiegare lo stato della situazione e i contenuti dell’ultima ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri. È mia intenzione arrivare se possibile entro fine giungo all'ordinanza che fissa i tetti di contributo, per poi procedere all’erogazione di un acconto pari alla metà dello stesso e attivare i meccanismi per la liquidazione definitiva”. Lo ha ribadito stamani il presidente del Veneto Luca Zaia, commissario per il superamento dell’emergenza.

RISARCIMENTI. Il contributo può arrivare per i privati ad un massimo di 30 mila euro per i beni mobili e altrettanto per gli edifici, mentre per le imprese è compensabile il 30 per cento del valore delle scorte, il 75 per cento del valore di macchinari e mezzi d’opera; per arredi e veicoli è stato posto il tetto di 30 mila euro. Finora su 109 milioni dati ai Comuni in acconto, solo poco più di 38 risultano erogati, ma perché i Comuni non potevano pagare gli arredi a causa della soglia minima di valore di mille euro per ciascun bene perduto.

danni-alluvioneFRANCHIGE E TETTI. La nuova ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri ha eliminato la franchigia minima di 1000 euro per ciascun bene mobile o immobile dei privati e quella di 3.500 per ogni singolo bene mobile registrato delle imprese, fissando una soglia minima complessiva di 500 euro in entrambi i casi per i beni mobili in generale, registrati e non. Per i privati c’è il tetto di erogazione di 30.000 euro per i beni mobili e di 30 mila euro per gli immobili, con copertura fino al 75% di un danno dimostrato di 40.000 euro per ciascuna di queste voci. Per le imprese il tetto di 30 mila euro riguarda solo arredi e veicoli, ma non macchinari attrezzature, mezzi d’opera.

CONTRIBUTO DIMEZZATO MA “SUFFICIENTE”. “A conti fatti – ha dichiarato Zaia riferendosi sempre alla nuova ordinanza di Berlusconi – non derivano problemi per la divisione in due del contributo complessivo di 300 milioni di euro già assegnato: 150 milioni per privati e imprese, 150 milioni per opere pubbliche. La cifra che serve per erogare il contributo a privati e imprese, tenuto conto della quota massima del 75 per cento del valore del danno e dei tetti massimi di 30 milioni, ammonta infatti a 158.166.332 euro, rispetto ad un danno complessivo segnalato di 249.097.160,12. Già così siamo su una quota di copertura che si aggira sul 70 per cento ma sono più che certo che, alla luce delle pezze giustificative, arriveremo a garantire il 75 per cento e anche eventuali deroghe in particolari situazioni segnalate dai sindaci. Ci scommetto che a 150 milioni non ci arriviamo”.

CONTROLLI. “Partito il treno di tetti, il resto – ha fatto presente Zaia – è questione di ricevute, fatture e pratiche, raccogliere le carte e fare i conti. I Comuni dal canto loro dovranno validare le ricevute e stabilire la congruità delle spese”. “Ci sono tantissime persone da aiutare, vogliamo e dobbiamo farlo, ma per questo bisogna che i furbetti vengano colpiti. Le situazioni anomale sono passate d’ufficio alla Guardia di Finanza, perché ricordo a tutti che stiamo parlando di soldi pubblici”.

I NUMERI DELL’ALLUVIONE. Sono 272 Comuni alluvionati, 500 mila persone coinvolte, 3 morti, 3500 persone evacuate, 151 mila animali annegati, 140 km quadrati di territorio allagato, precipitazioni che hanno segnato ad alcuni pluviometri il massimo di pioggia da 50 anni a questa parte.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alluvione, Zaia: “Prima la validazione dei dati, poi gli acconti”

PadovaOggi è in caricamento