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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

L'ambasciatore d'Israele in Italia Naor Gilon ieri a Padova

Il diplomatico in serata è stato protagonista di un incontro pubblico, ospite dell'associazione Italia-Israele. Ha parlato dei più pressanti temi d'attualità, dalla guerra sulla striscia di Gaza ai recenti fatti di antisemitismo degli ultras a Roma

Trasferta padovana, ieri, per l'ambasciatore d'Israele a Roma Naor Gilon. In città per partecipare ad un incontro organizzato dal Rotary Club, è stato accolto dal vicesindaco Ivo Rossi che gli ha consegnato, in ricordo della visita, una medaglia di Galileo. Durante l'incontro pubblico, come ospite dell'associazione Italia-Israele, ha parlato dei più pressanti temi d'attualità, dalla guerra sulla striscia di Gaza ai recenti fatti di antisemitismo degli ultras a Roma

LA GUERRA A GAZA. "Hamas ora conosce il prezzo che deve pagare quando compie attacchi terroristici e lancia attacchi contro Israele - ha detto ieri sera l'ambasciatore nel suo lungo intervento sulla recente riesplosione di scontri armati sulla striscia di Gaza - Deve ancora essere determinato se ci siano vincitori o vinti in questa guerra: è chiaro che Israele è più forte sul lato militare. La nostra intenzione non è mostrare che noi siamo più forti, ma creare le condizioni perché il nostro popolo possa vivere tranquillo. Tutti saremo vincitori quando non ci sarà più violenza". Gilon ha ricordato che "quello degli ultimi giorni è l'ulteriore capitolo di una guerra iniziata nel 2006, quando Israele ha lasciato Gaza, quando cioé ha evacuato più di 10mila persone e Hamas ha preso il potere cacciando l'autorità palestinese. Hamas ha iniziato a lanciare attacchi terroristici : quello più famoso il rapimento di Gilad Shalit, ma ce ne sono stati altri. Dall'inizio di quest'anno fino agli ultimi giorni - ha sottolineato - eravamo arrivati a circa 800 razzi lanciati contro la popolazione: vorrei che il mondo capisse cosa vuol dire il lancio di 800 razzi su una popolazione di un milione di persone". Sul ruolo che l'Egitto sta svolgendo dopo la primavera araba, l'ambasciatore si è mostrato prudente. "Con questo accordo - ha detto - l'Egitto ha iniziato a giocare un ruolo stabilizzante. Ma deve ancora superare altri test, il primo dei quali riguarda la possibilità di fermare il contrabbando di armi a Gaza".

ITALIA-ISRAELE. L'ambasciatore Gilon ha lodato il ruolo svolto dall'Italia nella nuova crisi nella striscia di Gaza: "L'Italia è stata molto attiva in questo giro di consultazioni; fin dall'inizio degli scontri ci sono stati giri di telefonate tra Mario Monti, Benyamin Netanyahu e Mohamed Morsi e il ministro Terzi e le sue controparti. Anche il presidente Napolitano ha parlato con il presidente Shimon Peres. Penso che abbiano aiutato a spingere le parti nel cessate il fuoco". Gilon ha ricordato che negli ultimi 20 anni la situazione delle relazioni Italia-Israele "è andata verso l'eccellenza. L'anno scorso, e stiamo parlando di un anno di crisi gli scambi commerciali hanno raggiunto i 4,5 miliardi di dollari. L'Italia è il quarto partner di Israele per ricerca e sviluppo, e abbiamo apprezzato che il presidente del consiglio Monti abbia incontrato il nostro governo per ben due volte in un anno. Credo che l'Italia sia uno degli alleati più forti di Israele in Europa, e mi auguro che il vostro Paese esca presto dalla crisi".

RAID ANTISEMITA ULTRAS ROMANI. "Credo ci sia un antisemitismo molto forte in Europa, e ce n'è anche in Italia", ha poi risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento sul raid del gruppo di ultras a Roma contro i tifosi del Tottenham, nel corso del quale sono stati scanditi slogan antisemiti. "In Italia la dimostrazione fisica di questo antisemitismo - ha aggiunto Gilon - è abbastanza rara, paragonata a quanto accade in Francia o in altri Paesi. Io penso che il Governo italiano sia molto impegnato, attento per limitare questi episodi di antisemitismo. Quanto accaduto a Roma dimostra che c'è una nuova tendenza all'antisemitismo in Europa che è più sofisticato. Più che di antisemitismo, si assiste ad un fenomeno di antisraelianismo: la giustificazione è 'io non ho problemi con gli ebrei, ho problemi con i sionisti'. E così si inizia a parlare di Israele come uno stato dell'apartheid ed altri che dicono che Israele è dieci volte peggio dei nazisti, come abbiamo visto in alcuni blog. Ricordo che stiamo parlando dell'unico stato democratico e liberale del Medio oriente".

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