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Cronaca Forcellini

Andrea Pennacchi porta a teatro la storia di suo padre, partigiano sopravvissuto ai campi di concentramento

Dopo le esperienze di fiction televisiva, come “Il mondo sulle spalle”, in cui recita con Beppe Fiorello, Andrea Pennacchi torna a calcare le scene dei teatri padovani con questa appassionante interpretazione

Al cinema teatro Rex, nel quartiere Forcellini, platea gremita di studenti di diverse scuole superiori della città per assistere all'anteprima dello spettacolo, “Mio padre, appunti sulla guerra civile”. Sono da poco passate le 10 del mattino di venerdì 22 febbraio e l'attore e i suoi musicisti stanno per andare in scena. In serata la replica aperta al pubblico, alle 21 e 00.

Mio padre

“Mio padre, appunti sulla guerra civile”' è il nuovo lavoro di Andrea Pennacchi. Con le musiche di Giorgio Gobbo, Graziano Colella e Gianluca Segato, l’attore padovano racconta la storia di suo padre, partigiano, che durante la guerra viene rinchiuso in un campo di concentramento al quale sopravvive.

Teatro e fiction

Uno spettacolo di cui c’è bisogno, spiega l’attore: «C’è un lieto fine anche se la storia evidentemente è dura. Però è una storia che in questo momento è meglio ricordare». Il perché è facile spiegarlo: «Certe storie servono a ribadire alcuni concetti fondamentali, come ad esempio il non discriminare. Perché quando si innesca questo meccanismo poi c’è il serie rischio che arrivi qualcuno che propone qualcosa di ancora più aberrante, come il passato dovrebbe insegnarci. E’ un attimo passare dal rinchiudere le persone a renderle schiave, per non dire di peggio». Ci stai spaventando, Andrea: «E’ proprio quello che voglio fare».

Con Andrea Pennacchi non è facile restare seri neppure quando si parla di temi come questi perché è proprio la sua modalità di rendere tutto fluido e fruibile, con la giusta leggerezza. E' questo che avvicina le persone alle storie, anche i più giovani. 

Così lo provochiamo giocosamente e gli chiediamo se capita, quando recita di fronte ai ragazzi, che questi preferiscano guardare filmati da youtube sullo smartphone: «Speriamo di no - ride l'attore - ma sono certo che questo dipende da ciò che gli si offre. Se si riesce a convincerli della validità di un racconto, ti seguono. E non sai quanto questo dia soddisfazione a chi sta sul palco. Quindi, toccando ferro, solitamente non succede». 

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