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Cronaca

La guardia di finanza intensifica i controlli antiriciclaggio: quattro denunciati e sanzioni salate

Sono state erogate oltre 200 sanzioni amministrative di importo variabile tra i 3mila euro e i 50mila euro

Al fine di contrastare più efficacemente le violazioni alla normativa vigente in materia di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, i finanzieri del comando provinciale di Padova hanno intensificato il monitoraggio delle operazioni eseguite attraverso i money transfer presenti nel capoluogo patavino. Gli accertamenti eseguiti con i poteri di polizia valutaria, corroborati dagli elementi desunti dall’analisi dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo elaborate dal comitato di sicurezza finanziaria, hanno consentito ai militari del nucleo di polizia economico-finanziaria di individuare, tra le migliaia di movimentazioni analizzate, le operazioni effettuate in violazione dei limiti quantitativi imposti sul trasferimento del denaro contante, per un ammontare complessivo pari a oltre 350mila euro.

Money transfer

All’esito della disamina della copiosa mole di documentazione acquisita, sono state erogate oltre 200 sanzioni amministrative di importo variabile tra i 3mila euro e i 50mila euro. Al fine di evitare la sanzione, uno dei soggetti verbalizzati ha presentato denuncia nei confronti di ignoti per il reato di sostituzione di persona, disconoscendo le operazioni contestategli amministrativamente. All’esito delle successive indagini svolte (delegate dalla Procura della Repubblica di Padova), è stato constatato che il denunciante di origini pakistane, unitamente ad altri due connazionali, si sarebbe prestato a compiere operazioni di invio di denaro a mezzo money transfer in nome proprio, ma - di fatto - per conto di un quarto connazionale, verso i cui familiari residenti in Pakistan erano dirette diverse rimesse, per un ammontare complessivo pari a 20mila euro circa. Tale comportamento volto a eludere la normativa antiriciclaggio, noto come “smurfing”, ha permesso di trasferire somme di denaro superiori alla soglia prevista dal legislatore (pari a mille euro), aggirando i vincoli preimpostati nei sistemi gestionali degli istituti di pagamento attraverso l’effettuazione di plurime disposizioni di rimessa di denaro sotto soglia formalmente disposte da mittenti diversi ma, di fatto, economicamente imputabili a un unico soggetto. Per tale condotta il cittadino pakistano che aveva disconosciuto le operazioni è stato segnalato all’autorità giudiziaria per simulazione di reato e, insieme ai suoi 3 connazionali, per aver fornito dati falsi o informazioni non veritiere all’atto dell’effettuazione delle operazioni finanziarie.

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