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Cronaca

Arnaldo Trevisan, vittima del dovere: cerimonia e lapide all'ingresso della Stazione

Era il 16 maggio 1988 quando l'agente, all'epoca ventiduenne, venne ucciso da alcuni colpi di pistola sparati da un rapinatore subito dopo il fermo

Martedì mattina, nel piazzale della Stazione di Padova, alla presenza del questore Gianfranco Bernabei, si è tenuta la commemorazione dell’agente della Polizia di Stato Arnaldo Trevisan, vittima del dovere, a cui è stata dedicata una lapide infissa sul frontale dell’ingresso principale dello scalo ferroviario.  

IL FATTO. Era il 16 maggio 1988, quando, nel corso delle ricerche di due malviventi autori di una rapina in un ufficio postale, l’agente Trevisan, all’epoca solo ventiduenne, individuava i rapinatori a bordo di un autobus in partenza dalla Stazione e intimava  loro di scendere e seguirlo. Mentre l’agente accompagnava i due malviventi verso l’entrata della Stazione, uno dei due si abbassava e con la pistola che aveva nascosto addosso, sparava ripetutamente contro il poliziotto, uccidendolo.

FAMIGLIARI. Alla commemorazione erano presenti i familiari di Trevisan, i due fratelli, oltre ai funzionari di polizia, i rappresentanti sindacali e ai colleghi poliziotti.

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