Cani da caccia chiusi fuori, senza coccole: la denuncia degli animalisti
La notizia è stata divulgata dal gruppo Centopercentoanimalisti che ha sollecitato i carabinieri e il personale veterinario a fare chiarezza sulla gestione degli amici a quattro zampe da parte del legittimo proprietario
Gli attivisti di Centopercentoanimalisti si sono recati lunedì 21 novembre ad Arre a seguito di una segnalazione pervenuta attraverso i social. Ebbene, dal loro racconto è emerso come alcuni cani da caccia sarebbero tenuti dal padrone in condizioni non idonee alla salute e alla serenità degli amici a quattro zampe. Nel paese del Conselvano si sono recate due delle attiviste dell'associazione che si sono trovate di fronte ad un gruppo di cani che fisicamente non avevano alcun problema, erano al riparo e avevano acqua e cibo, ma è apparso subito chiaro che l'aspetto emozionale fosse totalmente assente. Prova ne sia che quando le ragazze si sono avvicinate i cani hanno cominciato a far loro festa, desiderosi di affetto e di attenzioni.
I fatti
Della vicenda sono stati messi al corrente anche i carabinieri e il servizio veterinario di Conselve. Lo sfogo dei militanti è chiaro: «Per la legge quei cani saranno in regola, hanno un riparo, cibo, acqua, non importa se escono solo quando servono al cacciatore, non importa se abbaiano disperati in cerca di coccole e affetto alla vista di umani». Gli attivisti si sono presi a cuore il caso e hanno riferito che torneranno ad Arre in zona viale Unità d'Italia per verificare se la situazione degli animali sia o meno migliorata.