Non era la prima volta che Ignazio T., 41enne di Legnago, sceglieva l’ospedale come luogo dove compiere i suoi furti. Le sue vittime erano tutte persone ricoverate, che non si accorgevano subito che gli era stato sottratto il portafoglio. E’ stata un’operazione di sorveglianza antirapina e antitaccheggio della polizia a mettere fine, ieri pomeriggio alle 13.10, alla sua attività.

L’ARRESTO. Ad insospettire gli agenti in transito per via Facciolati a bordo della volante è stata una moto Aprilia Pegaso parcheggiata con il motore acceso, raggiunta poco dopo dal conducente che correva con il casco in testa. Vista la condotta sospetta dell’uomo i poliziotti lo hanno bloccato sul posto e gli hanno trovato addosso 900 euro in contanti e una carta bancomat con il relativo codice pin scritto su un foglio di carta, che a successivi accertamenti è risultata appartenere ad un 47enne di Castelfranco ricoverato in chirurgia generale. Secondo la ricostruzione degli agenti l’uomo aveva appena sottratto il portafoglio alla sua vittima, che aveva commesso l’errore di tenere il codice assieme alla carta bancomat, e si era dapprima recato allo sportello dell’ospedale per un primo prelievo, per poi spostarsi ad un secondo sportello in via Facciolati.

I PRECEDENTI. Il curriculum di Ignazio T. vanta altri due casi di furto in ospedale che presentano la medesima dinamica dell’ultimo: nel 2008 all’ospedale di Este e un anno dopo, nel 2009 in quello di Vicenza. L’accusa per lui è di furto aggravato e indebito utilizzo della carta bancomat.