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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Rapinarono pistola alla mano una sala slot: quattro arresti, c'è anche un ex Mala del Brenta

Quattro uomini, due italiani e due stranieri, sono stati sottoposti alle misure cautelari al termine di una lunga indagine nata nel dicembre 2018

Tre persone sono finite in carcere e una quarta agli arresti domiciliari con l'accusa di rapina aggravata. Il fatto contestato risale al dicembre 2018 e fu commesso ai danni della sala giochi Vlt Imperial di Mirano.

Le misure cautelari

A finire in arresto sono il 47enne Ivan Giantin, scarcerato solo due anni fa dopo una condanna a sedici anni ed ex sodale della Mala del Brenta, il 43enne Giuseppe Mion e il 22enne albanese Alban Shera, tutti finiti al carcere di Due Palazzi. Ai domiciliari è invece stato ristretto il quarto complice, il 29enne tunisino Kheireddine Charfeddine. Le misure cautelari sono state eseguite martedì mattina dai carabinieri di Mirano e dalla squadra mobile di Padova in base al'ordinanza emessa dal tribunale di Venezia su richiesta della procura euganea.

La rapina

Era la notte tra il 26 e 27 dicembre 2018 quando due uomini a volto coperto fecero irruzione nella sala slot di Mirano minacciando una dipendente armati di pistola e piede di porco. Rubarono dalla cassa 400 euro e il vaso delle mance prima di scappare e far perdere le proprie tracce. La lunga indagine ha permesso di ricostruire i ruoli dei banditi quella notte, scoprendo che la rapina era stata ideata dai due italiani Mion e Giantin. Quest'ultimo è poi stato uno dei due esecutori materiali insieme a Shera, dopo aver personalmente reclutato i due stranieri e recuperato il veicolo usato per arrivare e fuggire dal luogo dell'assalto. I sopralluoghi nei giorni precedenti per studiare l'obiettivo erano invece stati affidati a Mion, che la notte della rapina ha anche fatto il "palo" all'esterno. Charfeddine ha invece ricoperto un ruolo minore, poiché ha solo fatto da autista ed era precedentemente incensurato.

Volto noto

Volto noto è Ivan Giantin, a lungo tra le fila della Mala di Felice Maniero, scarcerato poco prima della rapina dopo sedici anni scontati per reati gravissimi, come l'assalto ai carabinieri in cui un militare perse un occhio il 3 marzo 2001 a Ferrara.

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