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Cronaca Salboro / Via Pietro Bembo

Un regolamento di conti dietro la sparatoria: confessa l'uomo che ha esploso i colpi

I carabinieri hanno arrestato uno straniero accusato di essere l'esecutore materiale dell'aggressione di lunedì notte con due colpi sparati contro le vetrine di un ristorante

Un regolamento di conti, con tutta probabilità interno al mondo dello spaccio di droga, sarebbe il motivo dell'aggressione a colpi d'arma da fuoco che ha gettato nel panico la zona di Prato della Valle lunedì notte. I carabinieri hanno arrestato l'esecutore materiale che ha sparato ad altezza uomo.

La vicenda

É durata meno di un giorno la fuga dei banditi che poco dopo la mezzanotte di lunedì hanno fatto irruzione al ristorante etnico Friend's Fast Food di via Cavazzana. Rincorrevano un tunisino dopo una furente discussione e il fermato non ha esitato a sparare due colpi contro il fuggiasco. Si tratta di R.E. 38enne albanese, che dovrà rispondere di tentato omicidio ed è stato arrestato per detenzione di stupefacenti.

La caccia e la droga in casa

Lo hanno intercettato nella sua abitazione dopo aver accuratamente passato al setaccio le telecamere attorno a via Cavazzana, che hanno immortalato le due Fiat 500L usate dai tre banditi albanesi per scappare dopo l'aggressione. Grazie ai dati forniti dalla società che ha noleggiato le auto e grazie alla testimonianza del titolare del ristorante, presente durante l'inseguimento e minacciato con l'arma, i carabinieri del Nucleo radiomobile sono arrivati in via Bembo. Qui sono arrivati, a bordo di una delle Fiat, il 38enne e la compagna connazionale. La perquisizione in casa ha segnato la svolta: all'interno c'erano 110 grammi di cocaina e 11 di marijuana, oltre a un manganello, nove cellulari e 22mila euro in contanti. Tutti elementi che lasciano pochi dubbi sull'attività di pusher dell'uomo. Impossibile per lui negare l'evidenza.

La confessione

Ha confessato di aver sparato dopo un litigio con tre tunisini, che prima di arrivare in via Cavazzana lo avrebbero aggredito a pugni e bottigliate. Per vendicarsi, con l'aiuto di due connazionali, ha iniziato la caccia all'uomo terminata a due passi dalla basilica di Santa Giustina. Vedendo scappare i tunisini, ha sparato prima in aria e poi verso la vetrina del ristorante dove uno di loro si era rifugiato. É entrato e una volta capito che l'altro era scappato dal retro è risalito in auto. Si pensa che il motivo del litigio sia legato al traffico di droga e che i nordafricani possano essere i sottoposti degli albanesi, che gestirebbero il traffico affidando la vendita al dettaglio ai tunisini. Il 38enne ha mirato ad altezza uomo, guadagnandosi l'accusa di tentato omicidio a cui si aggiunge quella per spaccio. É ora nel carcere di Padova, mentre proseguono le indagini per risalire ai complici e recuperare l'arma.

Tentato omicidio: preso dai carabinieri

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