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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Abano Terme

Fedina penale chilometrica: deve andarsene, ma resta in paese e si dedica ai furti

Un trentaduenne nordafricano è stato arrestato e incarcerato perché non ha ottemperato al divieto di dimora continuando a bazzicare per Abano Terme e derubando un supermercato

Non solo è rimasto nel Padovano facendosi beffe di un provvedimento ufficiale, ma è anche tornato a delinquere. Una scelta che da mercoledì ha portato di nuovo in una cella del Due Palazzi il 32enne marocchino Ayoub Zaghloul Salaheddine.

Pluripregiudicato

Non è per lui un luogo nuovo, vista la lunga lista di precedenti penali di cui il nordafricano si è macchiato negli ultimi anni. Da più di sette si è stabilito nella zona di Abano Terme, dove è stato protagonista di reati di ogni genere. Nel 2013 era già finito in carcere per scontare una condanna per evasione, minacce e sequestro di persona. Due anni dopo aveva rapinato un commerciante, prendendo altri tre anni e mezzo. Il 12 febbraio scorso gli era stato notificato un divieto di dimora nella provincia di Padova, che gli intimava di lasciare definitiamente il territorio.

Il furto

Zaghloul Salaheddine non si è invece mai allontanato dalla cittadina termale dove bazzica costantemente nonostante non abbia una dimora fissa. Nelle ultime settimane i carabinieri hanno più e più volte riconosciuto il suo volto noto segnalandolo puntualmente alla procura. Il fatto decisivo è avvenuto il 22 febbraio, quando il 32enne si è introdotto nel supermercato Aliper di via Previtali rubando un tablet. Gli accertamenti condotti dai militari hanno permesso di risalire al marocchino, recuperando il congegno.

Il nuovo arresto

Il loro dossier per dimostrare l'inottemperanza e la pericolosità dello straniero è stato accolto pienamente dal tribunale padovano, che nei giorni scorsi ha emesso nei suoi confronti un ordine di custodia cautelare in carcere. A notificarlo a Zaghloul Salaheddine sono stati ancora una volta i carabinieri di Abano che mercoledì pomeriggio lo hanno rintracciato in via Ghislandi e consegnato al penitenziario padovano.

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