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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Violenta rapina in casa, l'impronta digitale incastra i criminali: due in manette

Avevano rapinato due anziani a Bojon di Campolongo Maggiore. Arrestati due pregiudicati, un italiano ed un romeno. Quest'ultimo aveva colpito l'anziano con la rivoltella della pistola

Due pregiudicati residenti nel Padovano sono finiti in manette per l'efferata rapina in abitazione consumata il 15 aprile scorso ai danni dei coniugi settantenni di Campolongo Maggiore (Venezia). I carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Venezia e della compagnia di Chioggia, dopo 8 mesi d'indagine (convenzionalmente denominata "30 denari"), hanno arrestato i pregiudicati L.M., 47enne italiano di Cittadella, e P.I.R., 32enne rumeno residente a Grantorto. Arrestati gli autori della rapina in casa compiuta ai danni di due anziani in casa a Bojon di Campolongo Maggiore
Pistola alla mano, erano entrati nell'abitazione di due anziani a Bojon di Campolongo Maggiore e poi, con la violenza, li avevano neutralizzati per avere campo libero.
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IL DELITTO.

I due, lo scorso 15 aprile, nel pomeriggio avevano suonato alla porta delle vittime facendosi aprire con il pretesto di chiedere informazioni. I malviventi così si sono introdotti nell'abitazione: mentre uno ha immobilizzato la donna colpendola al capo con il calcio della rivoltella, l'altro ha chiuso il marito nel bagno. Poi hanno arraffato il denaro trovato in parte sotto il materasso e in parte in alcuni vasetti di vetro nascosti nel sottotetto della casa, in quelli che gli anziani coniugi ritenevano essere nascondigli sicuri, per un bottino di circa 30 mila euro. Le successive indagini condotte dai carabinieri e coordinate dal Pm Carlotta Franceschetti, grazie agli accurati rilievi tecnici, hanno consentito di rivelare uno dei due rapinatori. È stata scovata un'impronta dattiloscopica, successivamente attribuita ad un'identità certa grazie al contributo del Ris di Parma.

IL PRIMO ARRESTO.

L.M. è infatti stato arrestato lo scorso 13 ottobre su ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal gip presso il Tribunale di Venezia, Marta Paccagnella. L'uomo, nell'ambito dell'interrogatorio di garanzia, oltre ad ammettere le proprie responsabilità fatto il nome del complice di nazionalità rumena. Il malvivente che, armato di pistola, aveva colpito l'anziana. Attualmente, entrambi gli indagati sono detenuti, uno a Venezia nel carcere di Santa Maria Maggiore e l'altro in Romania in attesa di estradizione.

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