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Cronaca Abano Terme

Seminava il panico scippando anziane turiste: è un pizzaiolo il rapinatore seriale

I militari dell'Arma sono riusciti ad ammanettare un pericoloso malvivente che colpiva nella zona termale. Per tentare di fermarlo un uomo era rimasto ferito alla testa

Puntava le anziane vittime in strada dopo averle seguite, sicuro di andare a segno prima sparire tra la folla. É finita la fuga dell'uomo che ha terrorizzato le Terme con una serie di rapine. In un episodio è rimasto ferito un uomo che tentava di fermarlo.

Il responsabile

Ad portarlo in carcere sono stati i carabinieri della compagnia di Abano Terme, guidati dal tenente Troiano. Pesanti le accuse a carico di Endri Maci, 26enne albanese ma residente a Mortise. Proprietario di un ristorante per asporto in centro a Padova, è accusato di almeno due rapine compiute la scorsa estate nella zona pedonale di Abano. A incastrarlo le immagini delle telecamere e le testimonianze.

carabinieri conferenza stampa 2-3

Il possibile complice

Le sue prede erano sempre turiste donne di una certa età, di cui studiava i movimenti prima di avvicinarsi e strappare loro i gioielli. Non si può nemmeno escludere che colpisse da solo, come testimonia il ferimento di un 44enne accorso per aiutare una delle vittime: cercando di fermare il ladro, è stato spinto a terra da qualcuno che lo ha colpito alle spalle. Le indagini proseguono e tutte le piste rimangono aperte.

Le rapine

Il 15 luglio il 26enne ha aggredito una turista italiana di 76 anni che passeggiava con la figlia. Una frazione di secondo e il ragazzo le ha scippato la collana. Scena identica il 27 settembre, quando ha puntato una 68enne francese in compagnia del marito. Ha afferrato la catenina d'oro e il marito della donna ha tentato invano di reagire. Richiamato dalle urla, un 44enne si è lanciato all'inseguimento dell'albanese. Da dietro però qualcuno lo ha spinto a terra, facendogli battere violentemente il viso. Tumefatto e ferito alla fronte e al labbro, è stato portato al pronto soccorso mentre il ladro e il presunto complice riuscivano a scappare.

Le indagini e l'arresto

A distanza di un mese il cerchio si è stretto attorno al colpevole. La mattina del 26 ottobre i carabinieri lo hanno prelevato e portato in carcere, su disposizione del gip del tribunale di Padova, Mariella Fino. Decisive le immagini registrate dalle telecamere del parco termale e le descrizioni fornite dai testimoni che hanno assistito alle rapine. Hanno confermato che i colpi non erano casuali ma frutto di accurati appostamenti, in cui il giovane studiava gli orari e i movimenti delle vittime per agire a colpo sicuro.

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