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Cronaca Casalserugo

Assaltava gli sportelli bancomat, ora si scopre anche il giro di spaccio

Nuovi guai per un quarantasettenne padovano, raggiunto da un'ordine di custodia cautelare per reati legati al narcotraffico mentre si trovava già in carcere per furto

Non solo gli assalti con l'esplosivo ai bancomat, costatigli l'arresto a maggio. A carico di Manuel Bonora, 47enne di Conselve, gli inquirenti hanno portato alla luce anche un giro di spaccio tra la Saccisica e la Bassa Padovana.

Prove schiaccianti

Il padovano, pluripregiudicato e di professione giostraio, ha ricevuto giovedì un ordine di carcerazione emesso dalla procura euganea. Gli è stato notificato al Due Palazzi, dove si trova dallo scorso maggio quando fu arrestato dopo aver tentato di svaligiare uno sportello Postamat a Maserà. Il provvedimento è scaturito dai risultati di un'indagine condotta dai carabinieri di Casalserugo, che hanno dimostrato come Bonora oltre ai furti curasse anche un'altra attività illecita: lo spaccio di droga. Cocaina per lo più, che tra l'ottobre e il marzo scorsi lo ha visto cere almeno quattrocento dosi ai circa trenta clienti abituali che si era procacciato nel Piovese. Vendite che gli fruttavano circa 50 euro per ogni dose venduta e che gestiva con cura per non farsi scoprire. Oltre a cambiare spesso numero di cellulare, il 47enne usava dare appuntamento ai clienti in un bar di via Vigorovea a Sant'Angelo di Piove di Sacco e in uno a Brugine. Accortezze che non sono bastate a evitare il nuovo arreso e che ora vedranno prolungato il suo soggiorno in cella.

Pusher intercettato in strada

Lo stupefacente è costato le manette nella giornata di giovedì anche al 25enne nigeriano Henry Eze, ammanettato a Padova in via Valeri dai carabinieri del Nucleo radiomobile. Una pattuglia lo ha notato mentre presidiava la strada alla ricerca di clienti, tesi confermata al momento della perquisizione. Dentro gli slip il ragazzo aveva infatti un sacchetto con 19 grammi di marijuana, che gli sono valsi l'accusa di detenzione a fini di spaccio. Processato per direttissima venerdì mattina, è stato condannato a due mesi e venti giorni con pena sospesa.

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