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Cronaca Abano Terme

La Jaguar dà nell'occhio: il cane fiuta la coca, in casa del 70enne un bazar della droga

Un pensionato di Abano è finito in arresto al termine di un servizio dei carabinieri con l'ausilio dell'unità cinofila. É stato fermato in strada mentre trasportava il bolide su un furgone

Colpo grosso al traffico di droga nella zona delle Terme, dove i carabinieri della compagnia di Abano da diversi giorni erano impegnati in una serie di controlli notturni lungo le principali arterie e in prossimità dei caselli autostradali.

Il posto di blocco

Ed è in via Mincana a Due Carrare, poco lontano dall'uscita Terme Euganee della A13 che alle 2 di mercoledì un mezzo particolare ha attirato l'attenzione di una pattuglia del Nucleo radiomobile. Si trattava di un furgone Iveco che trainava una Jaguar e che i militari hanno fatto accostare. A bordo vi era Rosario Pezzella, 70enne ex gallerista di Abano già noto alla Giustizia e intestatario di entrambi i veicoli. A incrinare la sua posizione è stato il fiuto di Cyr, il cane dell'unità cinofila antidroga di Torreglia che ha chiaramente dato segno di aver fiutato dello stupefacente nell'abitacolo del mezzo.

Prove schiaccianti

Perquisendo il furgone, in una tasca della portiera è stato trovato un panetto da 310 grammi di cocaina, avvolto nel cellophane e nel nastro da pacchi. Materiale che ha comportato il controllo del conducente, che aveva addosso 900 euro in contanti e due cellulari. A quel punto i militari hanno raggiunto la sua abitazione nella cittadina termale, ultimo atto ad aver portato a galla il piccolo impero della droga messo in piedi dal pensionato. In casa infatti c'era altra droga (73 grammi di hashish e 50 di marijuana), ma soprattutto oltre un etto di sostanza da taglio e tutto l'occorrente per pesare e confezionare le dosi. E poi altri mille euro in contanti e un ulteriore smartphone per organizzare i traffici. Nulla che potesse far pensare al consumo personale e che anzi ha fatto scattare nei confronti di Pezzella l'immediato arresto per detenzione a fini di spaccio.

I precedenti

Mentre tutti gli oggetti veniva sequestrati, l'uomo è stato consegnato al carcere di Padova dove resta a disposizione dell'autorità giudiziaria. Pezzella era divenuto noto alle cronache una decina d'anni fa, quando era stato rinviato a giudizio per truffa aggravata dopo aver architettato un raggiro ai danni di un collezionista, dal quale aveva comprato dei quadri pagandoli con assegni contraffatti.

I servizi mirati

L'arresto si inserisce nella più ampia serie di controlli messi in campo negli ultimi giorni dalla compagnia diretta da tenente colonnello Marco Turrini, impegnata in diversi pattugliamenti serali sulle strade e nelle stazioni della zona termale, in particolare a Monselice e Montegrotto, volti principalmente a contrastare il traffico di droga.

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