Zed, Valeria Arzenton condannata per diffamazione: deve risarcire 35mila euro a TicketOne
La vicenda risale al 2018, quando la fondatrice della nota società organizzatrice di concerti ed eventi aveva accusato il gruppo che si occupa della biglietteria di ritorsioni e boicottaggi. La manager però va in Cassazione
Valeria Arzenton condannata per diffamazione. La sentenza della Corte d’Appello di Milano di ieri, 24 gennaio, ha riconosciuto la valenza diffamatoria delle dichiarazioni rese dalla fondatrice di Zed nei confronti di TicketOne. La Corte ha condannato Valeria Arzenton al risarcimento dei danni non patrimoniali nella misura pari a 35 mila euro oltre al pagamento delle spese processuali sostenute da TicketOne.
I fatti
Arzenton aveva accusato TicketOne di tentativi corruttivi, nonché di essere stata vittima di tentativi di estorsione, ritorsioni e boicottaggi durante un servizio andato in onda a Striscia la Notizia su Canale 5. Secondo il giudizio della Corte, le dichiarazioni di Arzenton non sarebbero giustificabili, né corrispondenti ai fatti e sono state ritenute diffamatorie nei confronti della società e lesive della reputazione di TicketOne.
TicketOne
Stefano Lionetti, amministratore delegato di TicketOne ha dichiarato: «La Corte d’Appello ha riaffermato la piena correttezza dei comportamenti della nostra Società, la cui reputazione è stata lesa senza alcuna motivazione, con accuse gravi che hanno colpito TicketOne e l’intero Gruppo Cts Eventim che da sempre operano secondo principi etici di correttezza e nel totale rispetto della concorrenza».
Arzenton
La manager però va avanti: «La amareggia molto l’idea che lei alla fine di questa storia passi lei come cattiva - ha spiegato l’avvocato Enzo Tino al Mattino di Padova - .Ci sono motivi notevoli per impegnare questa sentenza - prosegue – Il primo e più importante è che c’è un inciso nella sentenza del Consiglio di Stato in cui si parla proprio di azioni di ritorsione e boicottaggio. In più TicketOne è già stata condannata a risarcire la Zed in un altro procedimento».