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Cronaca

Assindustria su Grafica Veneta: «Il caporalato va contrastato, no ai giudizi affrettati sul modello Nordest»

L'associazione degli industriali ha deciso di intervenire con una nota sulla vicenda che riguarda Grafica Veneta e i dipendenti di una ditta in appalto che lavoravano in condizioni simili alla schiavitù, come sottolineato dal procuratore capo di Padova Antonino Cappelleri

L'inchiesta sul caporalato a Grafica Veneta, il colosso dell'editoria di Trebaseleghe, prosegue e ogni giorno gli inquirenti mettono a punto un tassello in più. Sulla questione è intervenuta anche Assindustria Venetocentro con una nota.

La nota

«Esprimiamo massima fiducia nell’attività degli inquirenti nel contrasto alle organizzazioni criminose e a una pratica, il caporalato, che umilia il lavoro, le persone e ogni valore alla base dell’etica di impresa, danneggiando il tessuto industriale sano del nostro territorio - si legge - Confidiamo nel rapido e chiaro accertamento da parte della magistratura di eventuali responsabilità individuali. Al tempo stesso, come associazione vogliamo affiancare l’azienda. Una realtà solida, tecnologicamente avanzata e fortemente internazionalizzata, che esprime un grande patrimonio di valore sociale e industriale, di competenze e occupazione, che va tutelato e sostenuto proprio nei momenti di difficoltà, anche per assicurare la necessaria serenità ai suoi molti collaboratori, alle famiglie e a tutta la sua filiera. Esprimiamo, al contempo, profondo rammarico e amarezza per giudizi avventati e immotivati, rivolti ingiustificatamente al ‘modello di sviluppo’, a quel tessuto diffuso e innovativo di imprese e filiere che vive e opera nelle nostre comunità, condividendone valori, impegno e professionalità, e che merita rispetto».

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