Ater, chiarezza sull'alloggio "non adatto a portatori di handicap"
L'azienda territoriale che si occupa della gestione del patrimonio edilizio pubblico precisa la propria posizione in merito alla situazione venutasi a creare con un'acquirente
Giovedì 28 luglio 2012 alle ore 12,15 il sindacato Conia, nel corso di una conferenza stampa presenterà la situazione venutasi a creare nei confronti della signora Bortolami, acquirente, nel mese di marzo 2011 di un alloggio Ater. La Signora lamenta sostanzialmente di aver acquistato un alloggio non adatto a portatori di handicap e che tale circostanza sarebbe stata minimizzata dai tecnici Ater che le hanno presentato l’appartamento.
Allo scopo di fare chiarezza l’Ater fa presente che:
- La signora è stata accompagnata in sopralluogo più volte a visitare l’unità, unitamente alla di lei madre e non vi è stata alcuna forzatura, nè, tantomeno, promessa da parte dei tecnici Ater di effettuare interventi straordinari di qualsiasi tipo.
- L’asta pubblica alla quale la Signora ha partecipato, risultando aggiudicataria rispetto ad altre offerte, permetteva solo di presentare l’offerta economica in busta chiusa con esclusione quindi di qualunque tipo di trattativa.
- L’Ater, considerato il caso, ha provveduto, in via del tutto eccezionale, ad eseguire di propria iniziativa piccoli interventi volti a rendere i vani comuni maggiormente fruibili da parte della Signora (Barra corrimano all’inizio del vano scale).
- La signora Bortolami e il marito si sono posti sin dall’inizio in maniera alquanto conflittuale con tutti gli altri inquilini, motivo per il quale l’Ater ha convocato ben due assemblee: alla prima i signori non hanno partecipato; nel corso delle stesse è emersa tale situazione di difficoltà. Purtuttavia, presenti alla seconda, tutti gli altri inquilini hanno dimostrato piena volontà di collaborazione.
E’ evidente che ques’ultima iniziativa attivata dal Conia, dopo tutto quanto Ater ha posto in essere, pone l’Azienda in una luce assolutamente deviante rispetto agli intenti ed alla volontà di collaborazione che, al di là di ogni obbligo, la stessa ha dimostrato.