Attentati incendiari alla Gallo Road e a casa Mazzei: tre indagati padovani
I fatti erano stati commessi l’8 ed il 24 maggio a Padova presso l’abitazione della vittima e il 13 Agosto, a Mestrino all’interno di un cantiere dell’impresa di costruzioni
La Squadra Mobile di Padova ha identificato e denunciato i responsabili degli attentati incendiari avvenuti lo scorso anno ai danni dell’imprenditore padovano Filippo Mazzei. I fatti erano stati commessi l’8 ed il 24 maggio a Padova presso l’abitazione della vittima e il 13 Agosto, a Mestrino all’interno di un cantiere dell’impresa di costruzioni “Gallo Road” dello stesso Mazzei.
Le indagini
Le indagini hanno preso il via dall’analisi dei numerosi filmati di videosorveglianza pubblici e privati, che hanno permesso agli investigatori di notare due autovetture compiere diversi passaggi in prossimità dell’abitazione del Mazzei, proprio in concomitanza temporale con gli eventi delittuosi. Tra i circa 24000 veicoli individuati gli investigatori si sono concentrati su due auto, conosciute dagli inquirenti perché in uso a soggetti pluripregiudicati. Si è accertato, tra l’altro, che in occasione del primo episodio i malviventi avevano seguito il Mazzei durante il suo rientro in casa, evidentemente per essere sicuri della sua presenza al momento dell’incendio.
L'avviso
Le successive attività hanno poi suffragato l’ipotesi investigativa: l’esame dei dati del traffico telefonico ha collocato i sospettati su tutti e tre gli episodi delittuosi, mentre le perquisizioni hanno portato al rinvenimento, presso l’abitazione di uno degli indagati, di una scatola vuota di petardi della stessa marca e tipologia di quello usato per l’attentato incendiario del 24 maggio e, presso un ristorante gestito dallo stesso, di alcune taniche di olio alimentare identiche a quelle utilizzate per contenere il liquido infiammabile con il quale erano stati dati alle fiamme due mezzi pesanti e una macchina operatrice posti all’interno del cantiere di Mestrino. Il grave quadro indiziario è costato una notifica a tutte le persone coinvolte, tre uomini ed una donna, tutti italiani e residenti nel padovano, l’avviso di conclusione indagini preliminari con contestuale informazione di garanzia in ordine ai reati di detenzione illegale di materiale esplodente e di danneggiamento aggravato seguito da incendio.