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Cronaca

La salma di Luca in Italia, la sorella: "Il nostro angelo dagli occhi verdi ci guarda da lassù"

Il corpo del giovane ucciso nell'attentato di Barcellona è tornato in Patria. Le parole struggenti di Chiara su Facebook: "Avrai il tuo pallone,la tua maglietta del Toro e farò in modo di farti avere anche il tuo #Mengoni. Tutti i tuoi sogni, quelli non ancora esauditi. Perchè Io,mamma,papà e i tuoi amici te lo dobbiamo"

E' rientrata in Italia nella notte tra lunedì e martedì, attorno all'1, la salma di Luca Russo il giovane bassanese laureato a Padova e impiegato in un'azienda di refrigerazione di Carmignano di Brenta ucciso giovedì nell'attentato terroristico avvenuto sulla Rambla di Barcellona.

L'ATTENTATO: TRA LE VITTIME IL BASSANESE LUCA RUSSO

L'ARRIVO. Subito dopo l'autopsia il corpo del ragazzo è rientrato nella sua terra, in Veneto, attorno alle 12.30. Ad attendere la bara del fratello, avvolta nel tricolore, anche Chiara Russo, la sorella del giovane che si è recata insieme alla madre all'aeroporto di Ciampino dove era presente il capo di Stato Mattarella.

LE PAROLE DI CHIARA. Ai social la ragazza ha affidato un pensiero struggente, commosso, di ringraziamento a quanti in queste ore sono vicini a lei e alla famiglia per tentare di superare un dolore difficile da sopportare. Ecco le sue parole: "Avrai il tuo pallone,la tua maglietta del Toro e farò in modo di farti avere anche il tuo #Mengoni. Tutti i tuoi sogni, quelli non ancora esauditi. Perchè Io,mamma,papà e i tuoi amici te lo dobbiamo. Ringrazio tutti coloro che sono accanto a me e alla mia famiglia: grazie alle Autorità che hanno lottato per farmi riavere mio Fratello il prima possibile; grazie al Presidente del Toro e a tutta la squadra per quello che sta facendo per Luca e grazie a chi, con me, soffre maledettamente ma comunque riesce a darmi parole di forza. Grazie ai miei famigliari perchè,anche se mi chiamono roccia, sanno che ho bisogno di loro . Grazie al mio angelo terreno M. che non mi abbandona mai,grazie al mio fratello acquisito Luca Scoop Scopel che era e rimarrà il suo "fratellone juventino",grazie alla mia seconda famiglia S e F. Grazie a Victoria Karam che non mi ha lasciata un istante. Grazie alla mia squadra, la 8, della croce verde. Grazie a chi sta raccogliendo fondi per darmi la possibilità di fare qualcosa di buono in nome di Luca. Grazie agli amici miei che ci sono sempre stati e non mi lasciano neanche ora e grazie a quelli del nostro angelo di cielo che mi danno coraggio anche se non mi conoscono. Grazie a Marta, perchè se Luca se ne è andato felice è anche ,e soprattutto merito suo. Grazie a tutti coloro che , anche se neppur conoscenti, hanno dedicato del tempo per ricordare Luca o per lasciare a terra un fiore. Perchè Luca, il nostro Angelo dagli occhi verdi smeraldo, ora sorride lassù. Ci guarda giù stupito e sorride. Come faceva sempre. Come dobbiamo ricordarlo noi. Il nostro Eroe. Il nostro Angelo". 

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