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Cronaca

Barcellona, furgone sulla folla, 2 italiani tra le vittime: le testimonianze dei padovani

Giovedì, nella celebre città spagnola, è calato il panico. Dopo essersi gettato sulle centinaia di persone che si trovavano sulle Ramblas, l'attentatore dopo la fuga si è asserragliato in un ristorante con alcuni ostaggi

Sono tredici le vittime dell'attentato che ha portato la morte tra i turisti che affollavano le vie del centro di Barcellona. Due di loro sono italiani, uno dei quali di Legnano. Intorno alle 17 di giovedì un furgone bianco si è gettato sulla folla delle Ramblas, le strade commerciali del centro città falciando la folla che passeggiava nell'area pedonale all'altezza di Piazza Catalunya. "Possiamo confermare che i morti sono 13 e i feriti almeno 100": lo riferisce Joaquim Forn, ministro dell'Interno del governo catalano. Tre feriti italiani, non in gravi condizioni.

ATTENTATORE. È di origine maghrebine Driss Oukabir, l'autore dell'attentato di Barcellona, arrestato dalla polizia e già noto alla polizia spagnola in quanto pregiudicato. L'autista è fuggito a piedi e sarebbe armato. La polizia ha trovato nella zona centralissima di Vic, nel cuore di Barcellona, un secondo furgone che l'autore dell'attentato ed un suo sospetto complice avevano noleggiato per la fuga. Nei minuti successivi una sparatoria è avvenuta al mercato della Boqueria come riferisce El Periodico. La Boqueria si trova sulla Rambla, nella parte sud. L'attentato era avvenuto all'inizio della passeggiata turistica nota in tutto il mondo.

DIAGONAL. Sulla Diagonal, una delle maggiori arterie di Barcellona, un'auto Ford Focus di colore bianco non si è fermata al controllo di polizia e ha travolto un agente. Gli occupanti hanno poi sparato contro la polizia. Non è chiaro se l'evento sia legato all'attentato sulle Ramblas.

TURISTI. Centinaia di turisti a Barcellona sono rimasti chiusi negli alberghi attorno alla Rambla dove intorno alle 17 un furgone si ègettato sulla folla nell'area pedonale all'altezza di Piazza Catalunya causando almeno 13 morti e un centinaio di feriti. La polizia ha isolato sin dal primo momento l'area ed ha sconsigliato a tutti di avvicinarsi all'area dove è ancora in corso la caccia al killer che avrebbe un complice. 

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FREELANCE PADOVANA. "Ho visto per la prima volta il terrore. Io sto bene. Siamo chiusi dentro una libreria". Ha invece raccontato Marika Zorzi, giornalista freelance padovana, rimasta chiusa in una libreria per ore. Ha raccontato tutta la sua ansia attraverso post e foto condivise sul suo profilo Twitter.

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PADOVANO. Tra i testimoni dell'attentato spagnolo c’è anche Julio Turria, 25enne padovano, orginario del El Salvador studente del Bo, che pochi giorni fa era volato a Barcellona con la fidanzata Madalina Solomon di Cadoneghe (Padova). Julio ha postato una serie di video su Facebook raccontando quanto era accaduto sulla Ramblas: "Gente  a terra, ferita, sanguinante", la polizia che urla ai turisti di allontanarsi. Scene agghiaccianti.

FACEBOOK. Sono decine i padovani che in queste ore si stanno registrando su facebook per far sapere ad amici e parenti che stano bene nonostante siano in vacanza nella città spagnola o stiano trascorrendo alcuni giorni di vacanza nei pressi di Barcellona.



 

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