Biglietti dei treni in aumento dal 13 al 15%, risparmiati gli abbonati
La giunta della regione Veneto ha stabilito l'incremento delle tariffe per i titoli di viaggio su convogli ferroviari. 2,50 per la fascia chilometrica da 11 a 20 chilometri. 3,30 euro per le tratte da 21 a 30 chilometri
I biglietti dei treni costeranno di più. La decisione presa dalla giunta della regione Veneto, e che quindi riguarderà anche Padova, non penalizza i titolari di abbonamenti, ma solo chi acquista i biglietti nelle rivendite. È il consigliere regionale di Italia dei Valori, Antonino Pipitone, a diffondere la notizia. Da 2,20 euro a 2,50, la tariffa per la fascia chilometrica da 11 a 20 chilometri. Da 2,85 euro a 3,30 euro, l'aumento, invece, per le tratte da 21 a 30 chilometri.
ORARIO CADENZATO. Un aumento che Pipitone associa alla questione degli orari cadenzati. Una svolta per i pendolari, che prevede la partenza dei convogli dalla stessa stazione agli stessi minuti ogni ora: " L'orario cadenzato viene pagato dai portafogli dei passeggeri - commenta il consigliere - si promettono innovazioni e invece si rifilano nuovi balzelli".
UN AUMENTO CONSIDEREVOLE. Anche gli utenti non saranno probabilmente felici di questo aumento delle tariffe che varia dal 13% al 15%. "Poco conta che al momento gli abbonamenti non vengano toccati: lascia allibiti la distinzione tra viaggiatori occasionali e abbonati - conclude Pipitone - se uno fa 5 viaggi al mese non gli conviene farsi l’abbonamento, ma è pur sempre un utente costante, pendolare anch’esso. E quest'aumento sarà una mazzata".
