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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Nell'inchiesta "Ruby ter" indagati avvocati padovani di Berlusconi

L'ipotesi di reato per i difensori Niccolò Ghedini e Piero Longo è corruzione in atti giudiziari. Secondo il tribunale di Milano le olgettine sarebbero state corrotte per mentire in favore del Cavaliere nel processo

Il primo capitolo della nuova inchiesta denominata "Ruby ter" si apre con l'iscrizione nel registro degli indagati degli avvocati padovani di Silvio Berlusconi Niccolò Ghedini e Piero Longo. I difensori sono finiti sotto accusa - insieme al Cavaliere e una quarantina di testimoni della difesa - con l'ipotesi di corruzione in atti giudiziari.

PROCESSO RUBY La sentenza, a Padova spunta testimone

CORRUZIONE DI TESTIMONI. Gli avvocati sono entrati nel mirino del tribunale di Milano a seguito della trasmissione degli atti da parte dei giudici che hanno pronunciato le sentenze dei processi Ruby e Ruby 2. I riflettori sono puntati sui pagamenti mensili da 2.500 euro di cui avrebbero beneficiato buona parte delle cosiddette "olgettine". Secondo l'accusa si sarebbe trattato di somme erogate alle testimoni per mentire in favore di Berlusconi nel processo principale.

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