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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Montegrotto Terme / Via Caduti di Nassiriya, 3

Da Montegrotto Terme all'India, per dare un futuro a 160 bambini: la storia di un aiuto concreto

Grazie al progetto "A cuore aperto" della scuola "Anata Yoga" di Montegrotto Terme tutti gli alunni della St. Joseph School di Chowara potranno finalmente studiare su banchi di legno

Studiavano per terra, su quel pavimento che una volta neanche c'era. Quasi consideravano quelle mattonelle già un "lusso" rispetto alle condizioni precedenti. Da adesso, invece, possono contare anche su dei veri banchi in legno: i protagonisti della storia sono i 160 bambini della St. Joseph School di Chowara, piccolo villaggio di pescatori nella parte sud-occidentale dell’India, nella regione del Kerala. E i loro benefattori arrivano da Montegrotto Terme.

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I doni

Questa storia, tutta da raccontare, parte da Padre Malbin, il prete del villaggio: si devono a lui le prime migliorie alla St. Joseph School, rinnovata, ridipinta (un pittore locale ha decorato le facciate con disegni colorati) e dotata di un pavimento rialzato che permette ai bambini di fare lezione anche quando piove. Nell'agosto 2018 la svolta: un gruppo di yogi della scuola Anata Yoga di Montegrotto Terme si sono recati in un resort a pochi chilometri da Chowara per approfondire la loro conoscenza della disciplina. Ad accompagnarli, la tutor Tatiana Souchtcheva, che prima della partenza ha suggerito loro di mettere in valigia quaderni, penne, pennarelli, gomme e altro materiale utile da donare ai bambini della St. Joseph School: Tatiana, infatti, essendoci stata già tante volte, aveva raccontato di questa realtà, e di quanto sarebbe stato prezioso andare a visitarla per lasciare i materiali portati dall’Italia. Padre Malbin ha accolto il gruppo con i doni e, alla richiesta di cosa esattamente fosse più necessario, ha mostrato loro quanto fatto fino ad oggi per permettere a 160 bambini di famiglie molto povere del villaggio di studiare gratuitamente. 

Anata Yoga_banco-2

I banchi

Ciò che è saltato subito agli occhi è stata l’assenza di banchi o di sedie nelle aule, i bimbi delle elementari seguono le loro lezioni principalmente seduti sul pavimento o su panche di legno vecchie e instabili. A conti fatti si è visto che per soddisfare la necessità della scuola servono quaranta banchi per accogliere 4 alunni ciascuno, preferibilmente in legno di buona fattura, che possono durare una vita, perché quelli in altri materiali come la plastica sono più economici, ma durano al massimo 5/7 anni. Il gruppo Yogi si è subito attivato coinvolgendo un falegname locale, che con 7.000 rupie (circa 90 euro) poteva realizzare un bel banco in solido legno con tanto di panca per fare sedere 4/5 bimbi con lo schienale. Si è deciso così di non perdere altro tempo facendo una colletta che permettesse a Padre Malbin di ordinarne i primi quattro da testare con 20 bambini, praticamente un’intera classe.

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Il progetto "A cuore aperto"

Si è deciso così di creare il progetto “A cuore aperto” con l’obiettivo di aumentare i banchi da quattro a quaranta, per tutta la scuola. Assieme a Roberto Ravasio, Alessandra Mucedola, Adriana Perin, Nicole Zuanon, Paola Golo e Diego Bertipaglia (ovvero i componenti del gruppo che in India hanno sostenuto l’iniziativa con Tatiana Souchtcheva) gli associati di Anata Yoga si sono uniti per raggiungere questo obiettivo. Tatiana Souchtcheva, fondatrice e tutor della scuola Anata Yoga, spiega: “Sono davvero felice che nella scuola Anata Yoga nascano progetti come questo che aprono i cuori, perché sono convinta che aiutando chi ha più bisogno di noi, siamo più felici e il mondo diventa migliore.” 

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