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Cronaca Zona Industriale / Via Nona Strada

Banda dedita a estorsioni, minacce, aggressioni: in 4 finiscono in carcere

Tutto parte dall'aggressione di un imprenditore cinese, "colpevole" di aver contratto un debito di gioco del valore di 30 mila euro

Sono finiti in carcere in 4 con l’accusa di rapina, lesioni, estorsione e ricettazione. Avevano picchiato un imprenditore per recuperare un credito di 30 mila euro.

Il fatto

Giovedì 2 dicembre i poliziotti della Squadra mobile hanno eseguito 4 misure di custodia cautelare in carcere, chieste dal sostituto procuratore Benedetto Roberti e accordate dal Gip, nei confronti di 4 cittadini cinesi. Nella notte del 12 luglio 2020 in via Nona Strada i 4 hanno picchiato a sangue un connazionale colpevole di avere un debito con loro di 30 mila euro contratto con il gioco d’azzardo. In quell’occasione gli hanno rubato un orologio del valore di 48 mila euro. Al pronto soccorso i medici hanno constatato un trauma facciale, la frattura di un dito della mano destra e la frattura di una rotula: prognosi di 60 giorni. Dopo essere stato medicato, l’uomo aveva mostrato ai poliziotti una foto che ritraeva due degli aggressori.

Le indagini

La polizia ha individuato in fretta il luogo dove si è tenuta la bisca clandestina e le immagini delle telecamere hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’aggressione. E anche di individuare i colpevoli. È partita un’attività di intercettazione che ha permesso di scoprire che uno degli aggressori minacciava per telefono la vittima con l’obiettivo di estorcere quei 30 mila euro. In più di un’occasione è andato anche al ristorante della moglie dell’imprenditore per fare pressione. Una dinamica non occasionale: il gruppo era in grado di rintracciare qualsiasi connazionale sul territorio per estorcere denaro. I motivi erano diversi, dal gioco d’azzardo al procurare documenti falsi.

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